Incidente ferroviario, la denuncia di Italia Nostra: “Serie difficoltà nei trasporti”
"L’incidente ferroviario che si è verificato martedì 28 novembre al Passaggio a Livello di Thurio, comune di Corigliano, sta causando serie difficoltà nei trasporti ferroviari". È quanto denuncia in una nota Maddalena Autiero, che vede la firma delle associazioni di Italia Nostra, Arci, Vivere Sorridendo, Csv Calabria Centro e della Cgil Area Vasta.
"Attualmente risulta esserci un’interruzione della circolazione ferroviaria nella tratta Crotone-Sibari poiché l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro del passaggio a livello in questione, rifiutandone, lunedì 4 dicembre, l’istanza di dissequestro avanzata da Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’impianto" ricorda la nota. "Trenitalia ha istituito un servizio autobus sia per i treni regionali che per i treni Intercity, non consentendo però l’acquisto dei biglietti per i treni Intercity sia nelle stazioni che online, limitando la possibilità di viaggiare su detti treni solamente a coloro che avevano acquistato il biglietto nei giorni precedenti l’incidente".
"Il disservizio sta naturalmente comportando enormi disagi per tutti i viaggiatori della fascia Jonica e, per quanto detto prima, non si prevedono tempi brevi per il ripristino della circolazione ferroviaria" si evidenzia ancora nella missiva. "Anche il disservizio si sta gestendo in maniera precaria ed approssimativa. Gli autobus sostitutivi non ci sono per tutte le corse e non si sa quando partono. Si va alla stazione all’avventura. Alla fine si fanno 3 ore tra attese e viaggi anche per 50-60 km di tragitto. Se questo aveva senso nella prima settimana, alla terza settimana non è più tollerabile".
"L’incidente ha provocato due morti e diversi feriti che potevano essere evitati se fossero partiti e regolarmente terminati nel dicembre 2022, come progettato, i lavori di elettrificazione della linea ferroviaria ionica per cui erano stati stanziati fondi per 500 milioni di euro" viene ricordato in conclusione. "Noi cittadini calabresi vogliamo conoscere le motivazioni dell’interruzione dei lavori già dal 2019 che prevedevano, tra l’altro, l’eliminazione dei passaggi a livello e sapere a chi poter attribuire le responsabilità di queste inutili tragedie".