Cosenza. Pagamento stipendi ai lavoratori Amaco, Cgil: “Ad oggi nessuna novità”
Dopo la protesta spontanea dei lavoratori del 24 maggio scorso durante l’incontro che è seguito in Regione, “che ha escluso i sindacati”, tra il Governatore Occhiuto, il Sindaco Caruso, l’amministratore Amaco Mastrolorenzo e i rappresentanti di Bper, sembrerebbe sia stata trovata una soluzione tampone, “almeno così ha dichiarato il Sindaco per il tramite di un comunicato del suo ufficio stampa”.
Giovanni Angotti per la Filt Cgil Cosenza, Massimiliano Ianni di Cgil Cosenza e Salvatore La Rocca di Filt Cgil Calabria entrano nel merito delle vertenza facendo però rilevare che oltre a quanto appreso dalla stampa alla Sigla non sia pervenuta alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’Azienda, né tanto meno dal Sindaco, “così come non è stato comunicato nulla di ufficiale persino ai lavoratori, che da tempo vivono in una situazione di sofferenza”.
E come evidenziano i dirigenti sindacali, non sarebbe questo “il primo episodio del genere capitato recentemente; da quanto è iniziata la procedura concorsuale, infatti, si susseguono una serie di eventi negativi, tutti concentrati in un breve lasso di tempo e senza che mai la nuova amministrazione Amaco, abbia inteso convocare i sindacati di categoria per fare il punto della situazione”.
L’Amaco e soprattutto i propri dipendenti e le loro famiglie - puntualizzano Angotti, Ianni e La Rocca - meritano più rispetto, sono tenuti a conoscere in tempo la sorte dell’Azienda e conseguentemente la loro posizione e questo lo merita anche la collettività, che ambisce ad un servizio di trasporto pubblico più efficiente, con mezzi decenti, puliti, per un servizio puntuale ed affidabile, insomma per conseguire una mobilità sostenibile capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini”
Ed è per queste ragioni che oggi i lavoratori, la Sigla sindacale e la stessa utenza “non possono ritenersi soddisfatti da un semplice annuncio peraltro di una soluzione tampone. Non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori – proseguono i sindacalisti - tantomeno farli vivere in uno stato di incertezza quotidiana, considerato, secondo voci di corridoio, che nei prossimi mesi, diventeranno certezze negative, in quanto ci sarà da affrontare il pagamento del salario di giugno e luglio, le quattordicesime, rimborsi 730 ecc. Si ha bisogno pertanto, di certezze, di conoscere quale sarà il futuro dell’Azienda e dei lavoratori, e dello stesso servizio di trasporto urbano per l’intera comunità, che per anni è stato il fiore all’occhiello grazie all’Atac prima e l’Amaco dopo.
Dalla Cgil, dunque, si chiede ufficialmente di avere un incontro urgente con il sindaco Caruso, l’Amministratore Mastrolorenzo, e con la Regione Calabria, per chiarire e porre fine “alla estrema incertezza, che provoca disagio, malumore ai lavoratori, alle loro famiglie e a tutta la collettività”.
“Non c’è un barlume di programmazione sul trasporto pubblico locale in tutta la Regione Calabria, e questo – evidenziano Angotti, Ianni e La Rocca - non è certo un quadro rassicurante, in particolare nella Provincia di Cosenza, dove, persistono numerose zone di criticità, che, salvo rare eccezioni di alcune aziende, si ripercuotono sia sui servizi offerti ai cittadini, sia sui lavoratori, che pagano un prezzo alto in termini di salari bassi, di ritardi e incertezze nella erogazione delle retribuzioni mensili nonché della mancanza di una sana e proficua contrattazione a livello aziendale”.
“In questi ultimi 20 anni – proseguono - si è decretato il fallimento completo delle politiche praticate in Calabria, ivi compresa la costituzione dei consorzi, che non ha prodotto nulla in termini di miglioramento dei servizi offerti, di miglioramento della qualità delle aziende e delle condizioni di lavoro degli addetti. - Allora ci si chiede, qual è la soluzione possibile e se ci sono strade DIVERSE percorribili nell’immediato”.