Scuola, Flc-Cgil Calabria: presentato esposto contro graduatorie definitive
La Flc-Cgil Calabria ha presentato un esposto contro la decisione dell’Ufficio scolastico regionale di pubblicare direttamente le graduatorie definitive per l’immissione in ruolo, saltando, unico Usr in Italia, la pubblicazione delle graduatorie provvisorie. La decisione illegittima dell’Ufficio scolastico regionale, che riguarda centinaia di docenti, potrebbe costringere chi vuole presentare ricorso contro le graduatorie a rivolgersi al Tar, oppure al Presidente della Repubblica, con notevoli aggravi di spese e di tempo.
La pubblicazione delle graduatorie provvisorie, al contrario, consentirebbe agli interessati di presentare ricorso presso lo stesso Usr, con una procedura più snella e a costo zero. Da qui la decisione della Flc-Cgil Calabria di presentare questa mattina 30 agosto ricorso presso la Procura della Repubblica di Catanzaro. Un ricorso necessario e urgente anche alla luce del fatto che già da oggi 30 agosto l’Ufficio scolastico regionale ha iniziato ad assegnare le cattedre in base alle graduatorie definitive. Della vicenda è stata inoltre informata la Flc-Cgil nazionale che continuerà ad attivarsi presso il Miur per fare chiarezza.
L’esposto serve a dare legittimità e speranza a tutti quei docenti che avrebbero potuto maturare l’immissione in ruolo e solo per una decisione unilaterale, arbitraria e iniqua da parte dell’Ufficio scolastico regionale vedono messo in discussione questo loro sacrosanto diritto. Il danno e la beffa sono doppi sia per coloro che appartenevano ad altra graduatoria concorsuale precedentemente espletata, in quanto questi in regolarità di uscita delle graduatorie (provvisorie e definitive) potevano aspirare all’immissione in ruolo, e sia che per coloro che sono inseriti nella stessa graduatoria che non hanno la possibilità di fare vantare i propri diritti in mancanza di punteggi corretti, ma si dovranno vedere scavalcati da loro colleghi che con meno punti verranno immessi in ruolo.
Speriamo che questa battaglia, così come tante altre, possa rappresentare una vittoria da parte del sindacato e possa far recedere l’Usr dalle procedure adottate. In gioco c’è il destino di centinaia di docenti e il rispetto delle regole.