Cisal Vibo: allarme cinghiali sul territorio montano e collinare

Vibo Valentia Attualità

Nel vibonese è allarme rosso sul fronte della proliferazione dei cinghiali e dei conseguenti disagi che essi determinano. I risultati di un monitoraggio effettuato tempo addietro dall’Amministrazione provinciale conferma la notevole presenza di cinghiali su tutto il territorio. Ma quel che più conta, oggi, è l’intervenuta preoccupazione per i danni alle culture e alle strutture agricole e le continue minacce all’incolumità umana.

Una notizia che fino al momento è stata sottovalutata sia dall’Ente Provincia che dall’Ente Regione non fosse altro, appunto, che per i denunciati e gravi danni che le scorribande del feroce animale procura non soltanto alle culture e alla natura, senza dimenticare che mette, spesso, a rischio anche l’incolumità degli uomini. Sono in tanti gli agricoltori che risiedono anche di notte in abitazioni rurali e che avvertono forte la pericolosa insidia dei cinghiali. I primi a lamentarsi sono stati e continuano ad esserlo ancora oggi gli operatori agricoli che gestiscono strutture di Agriturismo sia nelle zone montane che collinari che denunciano la devastante azione dei banchi di cinghiali che imperversano su tutto il territorio provinciale.

Spesso la conta dei danneggiamenti non si fa più e quel che preoccupa e che le lamentele non vengono mai prese in seria considerazione da chi ne ha la competenza. Insomma non si può più ignorare l’azione distruttiva dei cinghiali che porta spesso a scavare il terreno, devastare radici, abbattere recensioni in legno e ferro, rovesciare cassonetti di rifiuti, creando conseguenze antigieniche. La Cisal fa suo l’allarme di questi giorni proveniente dagli operatori agricoli del Monteporo che esasperati invitano il sindacato a farsi portavoce di questa urgente ed inderogabile necessità.

“Occorre che la Regione Calabria si faccia carico della utilità di fronteggiare questa emergenza cinghiali – avverte, tra l’latro, il segretario aggiunto della Cisal Filippo Curtosi - provvedendo ad una vera e propria iniziativa di legge capace di contrastare i disastri creati. Occorre una modifica legislativa da parte della Regione Calabria che contempli l’abbattimento, selettivo e controllato, dei cinghiali. In sostanza il competente assessorato alle risorse agricole dovrebbe rivisitare la normativa tutta mettendo in piedi un provvedimento capace di attuare un nuovo sistema di salvaguardia del territorio e dell’incolumità pubblica.”