Ance Vibo: edilizia scolastica, il sollecito dei Costruttori
“Anche in materia di edilizia scolastica, la Calabria si guadagna la maglia nera: ultimo posto in termini di qualità per efficienza, sicurezza ed agibilità complessiva. Per quanto riguarda le certificazioni fondamentali, le scuole calabresi complessivamente evidenziano una situazione sotto la media nazionale che da tempo reclama interventi strutturali e adeguamenti di messa a norma.
I 13 milioni di euro (dei 150 milioni previsti dal cd “decreto fare”) destinati alla Calabria per interventi urgenti di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, se pur insufficienti a sanare la situazione assai critica delle scuole calabresi, rappresentano – secondo il Presidente Ance Vibo Valentia Ing. Gaetano Macrì – comunque un segnale positivo che deve essere necessariamente recepito dagli enti locali.
E’ pur vero - continua Macrì - che per le sole scuole vibonesi di proprietà dell’Amministrazione Provinciale, necessiterebbero almeno 8 milioni di € per gli interventi di messa in sicurezza, una cifra assai lontana dai soli 500 mila euro previsti dal bando quale contributo massimo per singolo ente (Comune o Provincia) e per progetti esecutivi immediatamente cantierabili, da presentare entro la data del 15 settembre.
Pochi giorni quindi a disposizione degli Enti locali per proporre progetti validi ed ammissibili ai finanziamenti. La speranza dei costruttori è che, le risorse stanziate, se pur esigue nell’ammontare, non rimangano inutilizzate e rispedite al mittente, confermando i dati tristemente noti sull’incapacità degli enti pubblici calabresi nell’utilizzo dei fondi, che fanno della nostra Regione un territorio “all’avanguardia” per lo spreco di risorse comunitarie.
In considerazione dunque, dei tempi ristretti previsti dal bando regionale, è fondamentale secondo il Presidente Ance VV, che ci si adoperi con tempestività per la proposizione di progetti che oltre a rappresentare una boccata d’ossigeno per la ripresa del sistema economico, siano soprattutto garanzia di “luoghi sicuri” per i nostri figli che quegli edifici li frequentano.”