Associazione antiracket, Barbanti e Molinari (M5S): necessaria nel Cosentino
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di Francesco Molinari (cittadino eletto al Senato) e Sebastiano Barbanti (cittadino eletto alla Camera) del Movimento5 Stelle avente ad oggetto una richiesta al nuovo prefetto di Cosenza Tomao:
“Le inchieste dell’Antimafia hanno messo in luce che il Cosentino non è, poi, quell’isola felice che si vorrebbe far credere, libera dal morso della ’ndrangheta. La criminalità organizzata, anche qua, la fa da padrona e gli ultimi casi di cronaca dell’area urbana sono la dimostrazione di un fermento delinquenziale che mostra i primi segni d’insofferenza contro quei commercianti che si ribellano al pagamento del pizzo.
Ma come può difendersi un imprenditore taglieggiato? Oltre alla denuncia alle Autorità, come e con chi può confrontarsi per mettere in atto una strategia comune, alla categoria a cui appartiene,di contrasto alla malavita “dal basso” ? L’unico metodo esistente, diretto a eliminare il senso di solitudine nell'aggressione,sarebbe - a nostro avviso - la costituzione di un’associazione antiracket. Un gruppo aperto a tutti i commercianti della provincia, ai sindacati e a tutte quelle categorie produttive obiettivamente svantaggiate dall'invasività del fenomeno della delinquenza organizzata, che, unendosi, possano far valere le proprie ragioni su quelle del malaffare.
L’idea che vogliamo riprendere e rilanciare al nuovo Prefetto, Dr. G. Tomao, ricalca quella del suo predecessore, Dr. R. Cannizzaro, che - prima del suo trasferimento a Catanzaro - aveva gettato le basi per creazione di tale associazione. Un’idea condivisa, a quanto apprendiamo, anche dal Procuratore della Repubblica, Dr. Dario Granieri, e dall’Aggiunto, Dr. Domenico Airoma. Siamo sempre più convinti che le strade per combattere il fenomeno della criminalità organizzata, grave ostacolo allo sviluppo della nostra società,ci siano e debbano essere attraversate insieme, in maniera consapevole e condivisa”.