Precari della sanità, Molinari (M5S): non chiederemo la rinuncia dell’impugnativa

Calabria Salute

“Leggiamo dai giornali che la nostra presenza all’incontro di giovedì prossimo al Ministero della Funzione Pubblica, insieme ad altri deputati calabresi di diversa ispirazione politica, sia finalizzato al chiedere al Ministro D’Alia la rinuncia all’impugnativa della legge regionale 12/2013. Le nostre intenzioni, in verità, sono tutt’altre. – Lo comunica in una nota stampa Francesco Molinari (cittadino eletto al Senato), Movimento 5 Stelle - Parteciperemo perché vogliamo difendere i lavoratori precari della sanità calabrese, troppe volte illusi dai vari governi regionali e sfruttati per mero calcolo elettorale; parteciperemo per ribadire i valori di legalità portati avanti dal Movimento 5 Stelle e per opporci a soluzioni che perpetuano le politiche del passato, soluzioni improvvisate che disattendono le speranze e il diritto ad un lavoro stabile e dignitoso dei precari storici della sanità calabrese.

Anche se siamo neofiti della politica, siamo informati e ricordiamo che prima di questa legge - approvata dal centrodestra - un’altra legge similare, la n.1 del 2009 - approvata dall’allora maggioranza di centrosinistra - veniva dichiarata illegittima dalla sentenza 149/2010 della Corte Costituzionale. Rinnovare la delusione dei cittadini con una legge che, già nel suo iter, mostrava tutte le sue lacune ed evidenziava profili di incostituzionalità, tanto da non avere addirittura il parere favorevole dell’Ufficio Legislativo della Regione, è un fatto deprecabile. Nonostante si fece notare il rischio dell'impugnazione della legge e furono avanzati dubbi di natura finanziaria, la legge - alla fine - passò con 27 voti a favore e 15 astenuti (8 assenti).

Non possiamo non far notare - ed anzi dobbiamo - le enormi leggerezze che l'attuale governo regionale ha commesso giocando in modo cinico sulle speranze di chi versava e versa tuttora in uno stato di disagio economico e di prostrazione psicologica. Non siamo con chi vorrebbe trasformare l'incapacità dimostrata nell'adozione di questa legge in una falsa crociata a favore dei precari, forse per mitigare il disappunto che opposizione politica e società civile dimostra - giustamente - nei loro confronti.

E, d'altronde, se si ritiene che i dubbi di incostituzionalità e di contrasto alle norme siano infondati, non ha senso “chiedere al Governo di rinunciare all’impugnativa della legge”, a meno che non si ritenga che tali dubbi siano fondati e si pretenda una sorta di eccezione al rispetto della legge, chiedendo, in ultima analisi, di chiudere un occhio sulla tanto sbandierata“legalità” in nome di un - sia pur meritevole di attenzione - obiettivo.

Se l’impianto normativo genera queste situazioni allora occorre cambiarlo e non ricorrere a soluzioni tampone che sanno di sospensione della legalità, nel migliore dei casi, se non odorano del peggiore clientelismo. E, ancora, vogliamo ricordare come l’operato legislativo del governo regionale calabrese si contraddistingua per la sua spregiudicatezza, visto il record di atti e provvedimenti impugnati per difetto di costituzionalità.

Noi saremo a Roma per dire al Ministro e agli esponenti del Governo regionale calabrese che il Movimento 5 Stelle è per la legalità, per i cittadini, per i lavoratori onesti e meritevoli, per garantire il diritto alla salute, per trovare un modo per rilanciare la disastrata sanità calabrese, mortificata e vilipesa (come dimostra l’ultimo scandalo sul sangue infetto) da colui che è, al contempo, Governatore e Commissario di sé stesso, il Sig. Scopelliti : cercare soluzioni per il contemporaneo raggiungimento di tutti questi obiettivi dovrà essere il vero, comune obiettivo di chi ha a cuore la Calabria !

Nessun grande manifesto elettorale, con il quale sono oggi tappezzate le nostre città, potrà farci dimenticare di chi sono le responsabilità della distruzione della sanità regionale.”