Lavoro: da cinque mesi senza soldi, prosegue protesta a Cosenza
Ancora un giorno di sit-in presso lo svincolo autostradale di Cosenza Sud per i lavoratori che godono degli ammortizzatori sociali in deroga, che però non ricevono emolumenti da ormai cinque mesi. La protesta va avanti senza l'appoggio dei sindacati.
Una delegazione dei lavoratori si è anche recata, stamattina, alla Provincia di Cosenza ed è stata ricevuta dal presidente Mario Oliverio. (AGI)
16:36 | Una delegazione dei lavoratori percettori di mobilità in deroga che, da ieri, stanno presidiando l'ingresso Sud dell'autostrada Sa-Rc per protestare contro il mancato pagamento di diverse mensilità, è stata ricevuta questa mattina dal presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio presso la sala giunta dell'ente. Nel corso dell'incontro i lavoratori hanno illustrato al presidente Oliverio la grave situazione in cui sono costretti a vivere con le proprie famiglie per l'assoluta mancanza di lavoro e di reddito.
Se si considera che anche le esigue risorse che spettano per legge a questi lavoratori non vengono erogate da diversi mesi, ben si comprendono le ragioni del gravissimo disagio in cui sono costretti a vivere migliaia di nuclei familiari cosentini e calabresi. "Conosciamo bene -ha detto il presidente della Provincia di Cosenza- la grave situazione in cui siete costretti a vivere con le vostre rispettive famiglie e comprendiamo fino in fondo le ragioni più che giustificate della vostra protesta. Nei mesi scorsi le organizzazioni sindacali hanno assunto una serie di iniziative per sottoporre all'attenzione del Governo nazionale la condizione di grave disagio dei lavoratori in mobilità e del precariato.
Un primo provvedimento da parte del Governo, seppur ancora insufficiente, è stato assunto ed è frutto della mobilitazione delle settimane scorse". "Solo chi vive con la testa tra le nuvole o in una condizione di totale distacco dalla realtà -ha aggiunto Oliverio- fa fatica a comprendere una situazione che, per la sua gravità, richiederebbe un'attenzione prioritaria nelle scelte del Governo e del Parlamento ed agita altri argomenti, sacrificando una condizione di necessità oggettiva nella quale vivono migliaia di famiglie spinte oltre la soglia della povertà.
Tra qualche giorno inizierà il nuovo anno scolastico e migliaia di bambini e di ragazzi appartenenti a queste famiglie costituiranno un ulteriore "problema" per i genitori. Di questo il nostro Paese dovrebbe vergognarsi!". "Sostenere la sacrosanta lotta di chi reclama il rispetto del diritto all'applicazione delle leggi e della propria dignità -ha concluso Oliverio- è un dovere di tutti e di ognuno.
Il nostro sostegno a tutti i lavoratori che vivono questa condizione di grave precarietà sarà, dunque, pieno ed incondizionato e faremo sentire alta la nostra protesta a chi di dovere, in tutte le forme e le iniziative democratiche consentite dalla legge".