Mostre, Poste Italiane: inaugurata “La Devozione Mariana nella Filatelia”
Da Giotto a Gentile da Fabriano, da Piero della Francesca al Mantegna, da Giorgione a Tiziano passando per Leonardo, Raffaello e Michelangelo, fino a giungere ai grandi artisti del Seicento, Caravaggio e Mattia Preti, lo spagnolo Ribera e il fiammingo Rubens, questo il percorso storico-artistico-filatelico proposto nella mostra “La Devozione Mariana nella filatelia”, promossa dalla Filiale di Poste Italiane di Reggio Calabria e dall’Associazione Anassilaos.
Inaugurata giovedì mattina, presso lo Spazio espositivo del Palazzo storico delle Poste di Via Miraglia, la rassegna offre un itinerario affascinate nel mondo della filatelia tematica che ha rappresentato, attraverso la riproduzione della grande arte figurativa, i diversi volti della Vergine Maria nei momenti della Sua vita terrena e celeste.
La mostra è arricchita dalla presenza di alcuni pannelli che ricostruiscono, a partire dal 1533, la nascita del primitivo nucleo urbano intorno a cui sorse il Convento dell’Eremo e gli eventi successivi che, secolo dopo secolo, hanno visto la l’accrescersi tra i reggini della devozione alla Madre della Consolazione.
“È questo il doveroso omaggio che Poste offre alla Madonna della Consolazione – ha dichiarato nel suo intervento introduttivo la responsabile della Filiale, Carolina Picciocchi – e la filatelia mostra, ancora una volta, il suo alto valore culturale”. “Francobolli come piccoli capolavori di carta – sottolinea il Presidente di Anassilaos, Iorfida - che racchiudono la storia, la religiosità, le tradizioni del nostro Paese. Un utile strumento didattico per i più giovani”.
Un’iniziativa molto sentita che ha registrato la presenza di esponenti del mondo delle istituzioni politiche, civili e religiose: il Prefetto Vittorio Piscitelli, il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, l’Assessore alla Cultura dott. Edoardo Lamberti-Castronuovo, il Vicario della Diocesi Mons. Antonino Iachino, il Dott. Giuseppe Castaldo della Commissione Straordinaria per la Gestione del Comune di Reggio Calabria, il Questore Guido Longo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Lorenzo Falferi, la Dirigente della Polizia Postale Maria Giovanna Rizzo, il vice comandante della Guardia di Finanza, e il comandante del Corpo Forestale Giorgio Borrelli.
È il Questore Longo ad offrire una testimonianza significativa legata al Quadro della Vergine. Racconta che è il 1982 quando, ancora funzionario in servizio presso la Questura di Reggio, partecipa al ritrovamento della sacra effige che era stata trafugata in modo misterioso. Viene ritrovata dalle forze dell’ordine dopo due giorni di ricerche, in un località non distante dal Santuario dell’Eremo”. Un ricordo per evidenziare il legame che lega la città alla sua Protettrice.
“Una mostra che conferma anche la vocazione sociale di Poste Italiane – commenta il prefetto Castaldo – e che si inserisce nel contesto delle iniziative predisposte in città per celebrare l’evento”. “Il legame che lega i Carabinieri alla Madonna è quasi filiale – dichiara in modo sentito il col. Falferi – la “Virgo Fidelis” è infatti la Patrona dell’Arma, e questa mostra acquista per noi un significato particolare”.
“Il rapporto che lega i reggini e la Sacra effige è forte e intenso – ribadiscono Raffa e Lamberti – e nei momenti più drammatici che la città ha dovuto affrontare - epidemie, carestie, guerre e terremoti - la città ha fatto sempre ricorso alla sua Protettrice”.
“Anche una mostra filatelica consente di celebrare la devozione profonda del popolo reggino verso la Madonna – ha aggiunto Mons. Iachino – il cui culto non può escludersi dalla storia di questa comunità”. È stato il Prefetto Piscitelli a concludere gli interventi, sottolineando come queste iniziative rappresentano un’eccellenza del nostro territorio, in cui avverte forti fermenti culturali.
La prossima sfida di Reggio, per cui istituzioni e cittadini devono lavorare in un’unica direzione, sarà la candidatura a “Città Europea della Cultura” per il 2014. A ricordo della manifestazione è stata realizzata dall’Anassilaos una cartolina che riproduce una effige della Vergine, tratta dalla collezione di Giuseppe Diaco.