Legge anti omofobia, nota Certi Diritti Calabria

Calabria Attualità

"Il Centro di Iniziativa Locale Certi Diritti Calabria denuncia con forza e determinazione ciò che oggi si è consumato in questo Paese: è stata varata una legge anti omofobia che, di fatto, individua delle eccezioni applicative che consentono a coloro i quali appartengono ad associazioni, in particolar modo cattoliche, agli educatori e in ambito sanitario, di poter continuare le opere di vessazione, ostilità, denigrazione, nei confronti delle persone LGBTI* (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Intersessuali e orientamenti che ancora non conosciamo), restando impuniti.

Confidiamo vivamente – si legge in una nota del Presidente Centro d’iniziativa locale Certi Diritti per la Calabria, Federico Cerminara - in una correzione di rotta in sede di seconda lettura al Senato della Repubblica, prima che diventi Legge effettiva perché il rischio che organizzazioni razziste possano addirittura organizzarsi appositamente e nascondersi dietro il paravento di queste eccezioni è alto e ci preoccupa enormemente.

Purtroppo anche in questa nostra terra di Calabria non mancano, anzi abbondano, manifestazioni di omofobia nelle famiglie, nelle scuole, sui posti di lavoro e in generale nei luoghi di vita sociale; alcuni dei quali siamo riusciti a documentare e denunciare agli organi competenti oltre che alla stampa nelle settimane scorse.

Tutto ciò è stato possibile grazie all'accordo tra Scelta Civica e il PD, il classico compromesso a ribasso, che con un emendamento ha praticamente snaturato il senso della legge, poi, in particolare, questo risultato è stato raggiunto con l’aiuto di qualche ex militante che seduto tra quelle poltrone ha preferito alimentare la logica delle larghe intese piuttosto che la coerenza.

Anziché una legge anti-omofobia ci troviamo di fronte ad una legge che garantisce alcune categorie protette nel continuare a fare ciò che hanno sempre fatto: stigmatizzare l'omosessualità, considerandola un comportamento da censurare socialmente e da curare clinicamente; legalizzando, di fatto, queste forme di razzismo.

Tutto ciò è ben lontano da quanto avviene in qualunque altro Paese civile, dimostrando come la sinistra italiana rappresenti l'unico caso al mondo di sinistra catto-conservatrice. Oggi è stata disegnata una delle pagine nere della storia dei diritti LGBTI*, segnando una profonda ferita in quanti hanno lottato e continuano a lottare, soprattutto per sostenere coloro che sono vittime dell'omofobia o che non ce l'hanno fatta."