‘Ndrangheta, latitante Sestito arrestato sulla spiaggia di Palinuro
È stato arrestato nel tardo pomeriggio di ieri sulla spiaggia di Palinuro, in provincia di Salerno, Massimiliano Sestito, 42 anni, latitante dal 9 agosto dopo essersi sottratto a un provvedimento di semilibertà. Sestito, pluripregiudicato per omicidio, associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti, è considerato organico alla cosca Iozzo-Chiefari-Procopio attiva nel soveratese. I suoi trascorsi criminali, si legge in una nota della Questura, evidenziano la sua "estrema pericolosita'". Il 20 agosto 1991 a un posto di blocco a Satriano, in provincia di Catanzaro, per scappare da un controllo dei carabinieri non esitò a uccidere l'appuntato dei carabinieri Renato Lio a colpi di pistola.
Secondo la Squadra Mobile capitolina Sestito può essere ritenuto elemento di spicco della 'ndrangheta calabrese e, come tale, gravitante in contesti 'ndranghetistici della Capitale, dove il 24 gennaio scorso é stato consumato l'omicidio di chiara matrice mafiosa del pregiudicato calabrese Vincenzo Femia, ritenuto il referente sul territorio romano della cosca Nirta di San Luca (Rc).
Su Sestito risulta inoltre una segnalazione dell'Interpol, risalente ad appena un mese prima dell'omicidio dell'appuntato Lio, per tentato omicidio e rapina a mano armata, fatto avvenuto nell'area di sosta, sulla strada nazionale svizzera, in località Apfelwuhr. Nel corso della perquisizione domiciliare a Palinuro dell'abitazione del favoreggiatore Antonio Gallo (con cui il pluripregiudicato si accompagnava in spiaggia al momento dell'arresto) gli investigatori della Squadra Mobile di Roma hanno trovato indumenti, effetti personali e documentazione riconducibili al latitante, motivo per il quale Gallo sua madre, Anna Quiriti, sono stati tratti in arresto per il reato di procurata inosservanza di pena. Dopo le formalità di rito, Sestito é stato associato presso la casa circondariale di Vallo della Lucania (Sa) mentre per gli altri due, al termine dell'udienza di convalida dell'arresto, sono scattati i domiciliari.
Il capo della Polizia Alessandro Pansa si é congratulato con il questore di Reggio Calabria, Guido Longo e con il Servizio centrale operativo, per "la brillante operazione" che ha portato alla cattura in Olanda di Francesco Nirta inserito nell'elenco dei trenta latitanti di massima pericolosità. L'operazione, i cui profili internazionali sono stati curati dal Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, segna - si legge in una nota - una fase importante di una più ampia azione di contrasto avviata nei confronti dei cartelli criminali della 'ndrangheta calabrese. Il prefetto Pansa ha voluto estendere i complimenti "a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che, con grande impegno e determinazione, hanno permesso, di porre fine alla sua latitanza". (AGI)