Di nuovo in fuga Massimiliano Sestito: manomette braccialetto elettronico ed evade dai domiciliari
A distanza di dieci anni esatti dalla sua ultima fuga, Massimiliano Sestito è di nuovo latitante. L'uomo, cinquantaduenne ritenuto intraneo alla 'ndrangheta catanzarese - in particolare alla cosca degli Iezzo-Chiefari-Procopio - è stato condannato in via definitiva per mafia.
Nel 1991 uccise l'appuntato dei carabinieri Renato Lio, sparando a bruciapelo durante un posto di blocco a Satriano. Più recente invece l'omicidio del boss di 'ndrangheta Vincenzo Femia, ucciso a Roma nel 2013 (LEGGI). Su di lui grava anche un dossier dell'Interpol per tentato omicidio e rapina a mano armata: fatti avvenuti nel Cantone dei Grigioni in Svizzera.
Sestito - che si era già sottratto alla carcerazione nel 2013, per poi essere catturato - era uscito dal carcere lo scorso 12 gennaio, approfittando della detenzione domiciliare che avrebbe dovuto scontare in un'abitazione di Pero, nel milanese. Nella notte tra il 30 ed il 31 gennaio sarebbe riuscito a manomettere il braccialetto elettronico, facendo perdere nuovamente le sue tracce.