Omicidi di ‘ndrangheta in territorio lombardo: sette ergastoli in Cassazione
Sette ergastoli sono stati inflitti dalla quinta sezione penale della Cassazione ad altrettanti imputati legati a consorterie di ‘ndrangheta originarie del vibonese e catanzarese e trapiantate in territorio lombardo.
Le condanne arrivano nell’ambito del processo nato dall’operazione antimafia denominata “Bagliore”, scattata l’11 aprile 2011 (QUI) e che ha fatto luce su 20 anni di storia criminale sull’asse Calabria-Lombardia e sugli omicidi “eccellenti” dell’ex capo della “cupola” lombarda della ‘ndrangheta, Carmelo Novella, originario di Guardavalle , ucciso il 14 luglio 2008 a San Vittore Olona; di Antonio Tedesco, pure lui di Guardavalle, ucciso il 27 aprile 2009 in provincia di Como; e di Rocco Stagno, di Monterosso Calabro, scomparso il 25 marzo 2009 in Lombardia.
In particolare, per l’assassinio di Novella è stato deciso il carcere a vita per Cristian Silvagna, 46 anni, di Bollate (Milano), e per Sergio Sestito, 51 anni, di Palermiti, quanto all’omicidio Tedesco.
I fratelli Rocco e Francesco Cristello, di 56 e 49 anni, di San Giovanni di Mileto; Claudio Formica, 54 anni, di San Giovanni di Mileto; Leonardo Prestia, 46 anni; e Massimo Zanchin, 44 anni, di Cessaniti, dovranno invece scontare la pena per l’omicidio di Rocco Stagno.
Per l’assassinio di Stagno è infine arrivato un unico annullamento con rinvio per Francesco Elia, 46 anni, di San Giovanni di Mileto, per il quale sarà necessario un nuovo processo d’appello.