Osservatorio pari opportunità. Marchese scrive a Ruberto e lo invita ad un tavolo di confronto

Catanzaro Attualità

L'osservatorio politiche di genere e pari opportunità di Catanzaro ha inviato una lettera a Pasqualino Ruberto, Presidente della fondazione Calabria Etica, invitandolo a un tavolo di confronto sulle pari opportunità, con un focus sulle famiglie. Già il 26 Settembre scorso a Lamezia Terme, la fondazione Calabria Etica ha tenuto un convegno dal titolo "Famiglia, ripartiamo da qui" e Marco Marchese, responsabile dell'osservatorio, nella missiva inviata a Ruberto, sottolinea come “pur apprezzando l'iniziativa, questa si è privata del contributo e del punto di vista di tutte le altre forme familiari, perché ci si è concentrati unicamente sulla famiglia eterosessuale”.

Marchese osserva che le varie formazioni che compongono il tessuto sociale italiano “non sono fra loro contrapposte o alla ricerca di una posizione egemone, semmai fanno a pieno titolo parte della stessa società e spessissimo condividono i medesimi problemi; purtroppo questo è un errore in cui incappa molto frequentemente l'attività convegnistica sulle famiglie, come se il modello eterosessuale sia circondato e sotto attacco da spinte o altri modelli che in realtà non esercitano queste pressioni”.

“Gentile Presidente Ruberto – riporta Marchese nella lettera - nell'apprezzare la lodevole iniziativa del convegno "Famiglia, ripartiamo da qui" … per parte dell'osservatorio sulle politiche di genere e pari opportunità, esperienza avviata nel luglio scorso a Catanzaro con l'unione delle conoscenze dell'associazione Certi Diritti Calabria e della CGIL Catanzaro-Lamezia, avrei da presentarle un'osservazione. Premesso, come noto, che il quadro delle famiglie italiane è una rappresentazione multiforme, per cui possiamo facilmente riconoscere la famiglia formata da una coppia eterosessuale con o senza figli, ed anche quelle non meno importanti di altre formazioni familiari, come quelle basate su una coppia di persone dello stesso sesso, le famiglie di fatto che non possono o non vogliono accedere a istituti giuridici e le famiglie allargate, noi, riteniamo che l'evoluzione della società, non sia composta da forze contrapposte o da formazioni che per definizione occupano uno spazio sociale a scapito di altre formazioni e quindi non crediamo che la multiformità delle famiglie italiane sia composta da attori fra loro in competizione; anzi tutte andrebbero alla stessa maniera studiate, tutelate, valorizzate. Riteniamo inoltre che questa multiformità sia un valore che arricchisce la società e non il contrario”.

“L'osservazione che Le muoviamo – prosegue il responsabile dell’osservatorio Politiche di genere e pari opportunità - nasce da questo ragionamento per cui ci è dispiaciuto constatare che non sia stato previsto spazio per le altre forme familiari se non quello dedicato alla famiglia meramente eterosessuale. Sarebbe stata un'opportunità di confronto e di studio, vista l'elevata qualità degli interventi e avrebbe potuto rappresentare un autentico momento di pari opportunità; argomento centrale della nostra azione. Approfittando di questo scambio – conclude Marchese -l'occasione ci è gradita per invitarla a un tavolo di confronto sugli argomenti appena esposti e saremmo lieti di poterla incontrare con i dirigenti della fondazione Calabria Etica, che Lei dirige”.