Cosenza: nati in rete per fare rete, da una pagina facebook alle “stanze” del Comune
Quando si dice fare rete “in” rete. Collaborare cioè con le istituzioni riunendo intelligenze e proposte a partire da una pagina creata su un social network. Nuovo esempio di cittadinanza attiva nei luoghi virtuali dove oggi, più facilmente, si manifesta la partecipazione delle persone alla vita politica, sociale, culturale.
Loro sono i cosiddetti “sensisti”, amministratori e iscritti del gruppo facebook “Il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza”. L’istituzione in questione è il Comune, con il sindaco Mario Occhiuto e l’assessore alla Cultura Geppino De Rose che hanno accolto favorevolmente l’idea di un “gentleman agreement”, accordo magari anomalo, senza necessità di timbri, ma forse più sostanziale di altri, fra l’Ente e la pagina associativa che è visionabile sul social di Mark Zuckerberg.
L’avvio dell’originale collaborazione è stato suggellato ieri mattina nel salone di rappresentanza di palazzo dei bruzi, gettando le basi per una serie di iniziative che si svilupperanno lungo il solco dei caratteri identitari del gruppo che, dopo tre anni dalla sua costituzione, conta ormai un archivio consistente di scritti, foto, filmati, registrazioni e commenti attorno al vissuto della città.
Il nome della pagina facebook, che tanto propositivo dibattito è riuscita a muovere, nome fra il significato profondo dello scorrere del tempo e quello del valore del luogo, Cosenza, è ciò che maggiormente ha colpito il sindaco Mario Occhiuto: “Il nostro incontro – ha detto nel corso della conferenza stampa – mi sembra importante per due ordini di motivi: il metodo diretto che riguarda i nuovi strumenti di comunicazione che danno la possibilità al sindaco di interagire con i cittadini, e poi il merito, perché questo gruppo ha una componente interessante con contenuti di rilievo”. Mario Occhiuto si è soffermato sulle buone pratiche urbane che legano con un filo sottile, appunto, il senso del tempo al valore della città. “I centri storici – ha aggiunto il sindaco – sono un perfetto mix delle funzioni che esistevano una volta e alle quali si rifanno le buone pratiche urbane di ogni epoca”.
E’ toccato a Massimo Veltri, tra i fondatori del “Senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza”, presentare in soldoni i termini dell’accordo col gruppo che ha all’attivo oltre 4mila iscritti: “Siamo giunti alla conclusione – ha affermato il professore – che non siamo solo ‘un noi eravamo’, una pagina-nostalgia, bensì un insieme di gente che tiene a rinsaldare l’orgoglio cittadino da proiettare nel futuro attraverso idee da realizzare”.
Essenziale, in tal senso, sarà il coinvolgimento delle scuole e dei giovani. Fra le proposte attualmente congelate e in attesa di decisione, c’è quella, avanzata dallo stesso Veltri, di allargare il nome del “posto”, nel gruppo, da Cosenza a Cosenza-Rende, alias la fatidica area urbana che qualcuno vorrebbe lasciare sempre nel virtuale dei servizi mentre nella pratica è più che una realtà. Il guardare avanti degli iscritti, però, consiste essenzialmente nel non muoversi solo nella rete, all’interno del web, bensì anche al di fuori, e, fra le altre cose, attuare un format che valorizzi i tesisti che si laureano su argomenti che riguardano la città di Cosenza.
“Nelle scuole – ha aggiunto Veltri – ci piacerebbe presentare immagini che esercitino nei ragazzi quel senso di appartenenza attivo, e non passivo, alla città”. In cantiere, fra le proposte messe sul tavolo, una mostra nell’ambito degli eventi natalizi del Comune, dal titolo “Le case di Cosenza” (sull’evoluzione edilistica locale), un momento su ciò che ha rappresentato e rappresenta ancora la libreria Brenner prossima ai 60 anni e altre manifestazioni che tendano “a evidenziare questi movimenti spontanei sorti nella fase della crisi dei partiti, in cui la rete offre grande attenzione, ma evitando sempre strumentalizzazioni politiche, perché il fine è costruttivo”.
L’assessore alla Cultura Geppino De Rose non ha potuto far altro che rassicurare: “Ci dedicheremo subito a stilare un’agenda di attività. L’idea delle tesi su Cosenza, ad esempio, potrebbe essere inserita in un’apposita sezione nel rilancio della biblioteca Civica. Potremmo immaginarlo lì – ha affermato il delegato al sapere del sindaco Occhiuto – uno spazio che si riferisce all’approfondimento dei laureati su argomenti dell’area urbana cosentina. Siete per noi un serbatoio di idee – ha concluso De Rose rivolgendosi agli amministratori del gruppo – Ogni spunto sarà una risorsa”.