Vibo, la Failp Cisal bacchetta Poste italiane
Il recente e gravissimo taglio delle zone di recapito di corrispondenza che va ad aggiungersi alla chiusura di alcuni uffici e alla funzionalità alternante di altri uffici di Poste Italiane nella provincia continuano a provocare avvilenti disagi non soltanto tra gli utenti ma anche tra i lavoratori.
Vibo Valentia e dintorni da tempo soffrono gli effetti devastanti di questa scelta che l’Ente Poste Italiane ha adottato nell’ambito di una politica discriminatrice che vede, appunto, il territorio vibonese penalizzato in maniera eccessiva sulla efficacia dei servizi resi.
“Il recente taglio delle zone di recapito rimodulate prevalentemente sotto l’egida della politica impediscono – dichiara, tra l’altro, Claudio Grillo, segretario provinciale della Failp Cisal – ogni possibilità di dialogo costruttivo con l’ufficio Risorse umane di Poste Italiane.
Al punto che la dichiarazione del conflitto di lavoro, imperniata sulla richiesta di discussione su ben venti punti inerenti la gravità dei più complessivi problemi, aperta dal segretario regionale della Failp Cisal, Letterio Zappia, si è conclusa con esito negativo.”
Claudio Grillo, che è cofirmatario della stessa dichiarazione di conflitto di lavoro dove viene evidenziato l’assurdo comportamento posto in essere da parte dei responsabili territoriali d Poste Italiane, nella sua denuncia spiega che “l’impegno per la giusta tutela dei diritti inalienabili dei lavoratori e la imprescindibile considerazione della centralità dell’uomo, al di là delle innovazioni strutturali intervenute nel mercato del lavoro, ha da sempre caratterizzato l’attività sindacale della Cisal.
Mi chiedo, però – osserva il segretario provinciale della Failp Cisal – perché Poste Italiane, negli ultimi giorni, ha ritenuto di intervenire in “salvataggio” su Alitalia e non, invece, a scongiurare la chiusura di uffici postali che specie da queste parti hanno provocato enormi disagi sopratutto agli anziani e ai diversamente abili ?”
Così come viene sottolineato nel contenuto della vertenza, Claudio Grillo ribadisce che “l’attuale comportamento di Poste Italiane continua ad aggravare l’innegabile stato di precarietà, sia dei servizi che degli stessi lavoratori, determinando il continuo accumularsi di una ingente quantità di corrispondenza, compreso quella riguardante le famose cartelle esattoriali, che giacciono nei diversi centri di distribuzione provocando, legittimamente, sia la reazione dei cittadini, sia la rabbia del personale costretto a fornire prestazione lavorative in condizioni disumane anche in virtù della inosservanza degli stessi accordi sindacali sistematicamente in quasi la totalità dei loro contenuti .”
Il segretario provinciale della Failp Cisal invita anche la classe politica vibonese a prendere atto che occorre intervenire su Poste Italiane per fare in modo che le sempre più innumerevoli difficoltà incontrare dalla popolazione vibonese diminuiscano.
Il sindaco della città non può rimanere insensibile di fronte a quanto accade.
La città va difesa unitamente ai suoi più inderogabili problemi .
Vibo Marina è tra le zone in più seria difficoltà – conclude Claudio Grillo – e questo vuol dire che occorre fare in fretta prima ancora che la pazienza dei cittadini superi ogni limite e sconfini nella protesta più viva.”