Slowfood Sibaritide, guida alle osterie, entra anche Saracena

Cosenza Tempo Libero

La Provincia di Cosenza aderisce e sostiene mission ed iniziative promosse dalla sempre più numerosa Condotta Sibaritide – Pollino. Vicinanza e condivisione per la sensibilizzazione alla qualità agroalimentare e per la promozione delle produzioni tipiche d’eccellenza o a rischio estinzione, per l’agricoltura sostenibile e per l’identità a tavola. Quella capace di raccontare, attraverso il cibo, storie ed esperienze di questa terra.

È quanto ha ribadito e spiegato l’assessore provinciale all’energia, al patrimonio faunistico, caccia e pesca, Biagio DIANA, intervenendo nei giorni scorsi a Rossano all’affollata assemblea pubblica del sodalizio che raccoglie l’adesione di un territorio ampio che va dal basso all’alto ionio cosentino fino alla valle dell’Esaro ed al Pollino.

L’assemblea guidata per il secondo anno dal fiduciario Lenin Montesanto tra le altre cose ha ufficializzato e plaudito all’ingresso, nella prestigiosa ed ambita guida Osterie d'Italia 2014, della cucina del giovane calabrese Gennaro Di Pace , chef dell’Osteria porta del vaglio di Saracena, Paese del Moscato e sede, insieme a Rossano, del Convivium.

1709 locali segnalati, 232 Chiocciole, 200 locali del buon formaggio, 392 locali rinomati per i vini, 359 locali con orto di proprietà, 315 che propongono un menù vegetariano, 153 nuove segnalazioni rispetto all’edizione 2013. Sono, questi, i numeri del prestigioso “Sussidiario del mangiarbere all’italiana” nel quale compare quest’anno la new entry calabrese con sede nel cuore della kasbah.

Dopo il boom di iscrizioni in corso, un motivo d’orgoglio in più per la Condotta Sibaritide – Pollino.

Accogliendo la proposta del presidente regionale di Slow Food Nicola Fiorita l’assemblea ha inoltre ufficializzato la presentazione della Guida Osterie 2014, a Rossano, Città del Codex e della Liquirizia, il prossimo sabato 9 Novembre, coinvolgendo le due cantine storiche Marinelli e Morello.

L’obiettivo – ha spiegato Giovanni Gagliardi nel corso dell’assemblea – è quello di valorizzare l’esperienza originale avviata da anni dalle cantine storiche autoctone, attraverso un percorso che possa portare alla loro segnalazione, come covi del gusto identitario, nella prossima edizione 2015 della Guida.