Rende, l’Idv “dichiara guerra alla Sorical”
Il Commissario cittadino dell'Idv di Rende, Giancarlo Scarpelli, interviene "sulla incresciosa vicenda della Sorical che ha lasciato interi quartieri di Rende senza acqua per diversi giorni e sta creando notevoli disagi alla popolazione. Non è certamente un mistero - continua Scarpelli - per il resto d’Italia che l’acqua è un bene “pubblico”, specie dopo il referendum che il partito dell’italia dei Valori ha fortemente voluto e sostenuto raccogliendo milioni di firme e che non ha lasciato spazio alle fantasiose ed indecenti proposte di alcuni bontemponi di turno che volevano di fatto centellinare un bene primario e vitale per la vita di ogni uomo !! Eppure sembra che qui in Calabria tale consapevolezza, non abbia ancora raggiunto gli amministratori della società partecipata dalla Regione Calabria SORICAL !
Non è spiegabile, altrimenti, come sia possibile che una società (tra l’altro partecipata da rilevanti capitali pubblici) come la SORICAL, sia potuta arrivare a “congegnare” questo vergognoso meccanismo di “riduzione della portata d’acqua potabile” onde evitare d’incorrere in pesanti sanzioni per l’illegittima sospensione di un bene primario. Eppure, assicura il commissario cittadino dell’Italia dei Valori, già consigliere comunale a Rende nell’ultima giunta Cavalcanti, nonostante la SORICAL si sia guardata bene dall’incorrere in un’iniziativa così drastica, non ha pensato comunque ai problemi che la riduzione della portata d’acqua nell’acquedotto comunale, ha di fatto determinato un’abbassamento della pressione all’interno delle condutture comunali causando così la totale assenza d’acqua potabile soprattutto negli appartamenti delle famiglie rendesi che abitano ai piani superiori al primo……. Esito, quest’ultimo, del tutto scontato e prevedibile, e che anche un bambino di 10 anni avrebbe potuto e saputo evitare !!!
Se a ciò si aggiungono i gravi disagi che tale scellerata iniziativa ha causato a migliaia di famiglie di cittadini rendesi nelle quali vivono anziani e disabili, non è certamente difficile immaginarne la portata….
Pertanto, i vertici dell’Italia dei Valori ai vari livelli (tale battaglia annuncia Scarpelli nella nota, sarà infatti inserita nella “mozione unitaria” che il candidato al ruolo di segreteria regionale del partito presenterà all’oramai prossimo congresso del 20 ottobre 2013 a Catanzaro) promettono battaglia a chi (come la SORICAL) pensa d’interpretare a suo esclusivo beneficio e piacimento il voto degl’Italiani e quindi dei cittadini Rendesi e Calabresi in genere…..non è trovando il “cavillo giuridico”, infatti, prosegue Scarpelli che si fanno gl’interessi della comunità e dei cittadini, specie se si considera che tali società sono di fatto controllate dalla Politica Regionale (Sic!!!). Dovranno darci spiegazioni i dirigenti della Sorical, degli eventuali danni irreparabili che molti cittadini hanno subito sulla loro salute per via dell’improvvisa sospensione del bene primario. Promettiamo, pertanto, azioni legali nel caso in cui nei prossimi giorni si dovessero ravvisare lesioni del “diritto alla salute e cura ed assistenza continua” di persone disagiate e comunque affette da disabilità, vecchiaia o malattia.
Se inoltre si dovessero perpetrare ulteriori riduzioni illegittime che determinano la totale assenza d’acqua delle tubature comunali di Rende, continua il commissario cittadino dell’IDV, non è escluso che possiamo arrivare ad emulare il gesto di “disobbedienza civile” che ha già posto in essere, nel recente passato, il sindaco di Cutro nel crotonese ( tra l’altro anche lui dirigente regionale dell’IDV) arrivando perfino a forzare i sigilli dell’acquedotto comunale per ripristinare il regolare afflusso di acque alle famiglie rendesi. Ciò, continua la nota sarà fatto con o senza l’autorizzazione del Commissario Prefettizio, il quale certamente ha dovuto “subire passivamente” la decisione unilaterale della partecipata SORICAL nell’iniziare tale spregiudicata politica aziendale guarda caso dall’unico comune superiore ai 15.000 abitanti che è a tutt’oggi “commissariato” e quindi svincolato da equilibri politici".