Usura: processo “Low cost”, cinque condanne in appello
La Corte d'Appello di Catanzaro, presieduta dal giudice Maria Vittoria Marchiano', ha riformato la sentenza emessa il 4 ottobre dello scorso anno dal Tribunale di Vibo Valentia nell'ambito del processo nato dall'operazione "Low Cost". Cinque le condanne per altrettanti imputati del Vibonese, per i reati di usura ed estorsione che vedevano parte offesa l'imprenditore Domenico Esposito di Soriano, in provincia di Vibo, testimone nel processo con l'avvocato Giovanna Fronte.
Girolamo Macri', 35 anni, difeso dagli avvocati Francesco Muzzopappa e Nicola Cantafora, passa dai 6 anni rimediati in primo grado alla pena di 3 anni ed 8 mesi; Vincenzo Bartone, 46 anni, di Gerocarne (avvocati Enzo Galeota e Gianni Russano), è stato condannato a 6 anni e mezzo ed 11 mila euro di multa (8 anni e 6 mesi in primo grado); Domenico Monardo, 41 anni, di Gerocarne (avvocato Diego Brancia), è stato condannato a 6 anni ed 8 mesi (7 anni e 6 mesi in primo grado); Angelo Andracchi, 39 anni, di Vibo Valentia, (avvocati Antonio Galati e Bruno Ganino), è stato condannato a 2 anni e 2 mesi (2 anni e 6 mesi in primo grado); Francesco La Bella, 28 anni, di Piscopio, frazione di Vibo (avvocato Bruno Ganino) è stato infine condannato a 2 anni e 2 mesi (2 anni e 6 mesi in primo grado). L'operazione "Low Cost", pur leggermente riformata, regge dunque anche al vaglio dei giudici di secondo grado. Scattata il 9 marzo 2010, era stata portata a termine dall'allora pm della Dda di Catanzaro, Giampaolo Boninsegna. (AGI)