Scambio culturale tra Cosenza e l’Estonia: nelle città medioevali si parla il linguaggio di internet
Non si può dire che l’ambasciatrice estone in Italia, Merika Kokajev, non sia venuta a Cosenza animata da buone intenzioni. Ottima promotrice della cultura del suo paese ma anche con le idee molto chiare su come attivare progetti e scambi tra l’Estonia e la città di Cosenza, sulla base di caratteristiche e di obiettivi comuni, sebbene parliamo di due luoghi decisamente lontani.
La cultura estone, abbiamo intanto imparato a conoscerla attraverso la mostra di Anatoly Strakhov, allestita al Museo dei Brettii e degli Enotri, dove rimarrà per due settimane, la cui inaugurazione è stata il pretesto per la visita in città dell’ambasciatrice Kokajev, accompagnata dall’addetto culturale dell’Ambasciata Ulle Toode e dal vicepresidente dell’Associazione Italia-Paesi Baltici Giampiero Mele, il vero artefice di questa iniziativa che per il Comune di Cosenza sta seguendo, in particolare, l’assessore al marketing territoriale Rosaria Succurro. Prima tappa, dopo un tour sul bus ScopriCosenza con il dirigente della cultura Luigi Bilotto quale cicerone d’eccezione, a Palazzo dei Bruzi per l’incontro istituzionale con il Sindaco Mario Occhiuto, presenti anche gli assessori Succurro e Geppino De Rose, il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, il Presidente della Commissione cultura Claudio Nigro, il capo gabinetto Carmine Potestio e il già citato dirigente Bilotto.
Scambio di impressioni sulla città, in particolare sul centro storico, meta della prima passeggiata degli ospiti estoni, che sono rimasti particolarmente affascinati dal teatro Rendano. E su questo terreno è stata già lanciata la prima idea di collaborazione, ed anche a breve termine, che potrebbe coinvolgere il teatro lirico Vanemuine di Tartu, seconda città dell’Estonia dopo la capitale Tallin. Il Sindaco Occhiuto, lieto della visita e del dialogo appena intrapreso, si è dimostrato ben disponibile all’avvio di percorsi di collaborazione con evidenti risvolti turistico-commerciali. Da addetto ai lavori, l’assessore Geppino de Rose ha guardato alle prospettive in materia di innovazione, essendo Tartu anche sede di una prestigiosa università e, soprattutto, conoscendo lo straordinario know-how che l’Estonia esprime in materia di tecnologia informatica.
Su questi aspetti ha puntato l’addetta culturale Ulle Toode nella sua presentazione dell’Estonia che ha preceduto l’inaugurazione della mostra, allestita ai piani superiori del Museo. “L’Estonia – esordisce - in soli 20 anni ha conseguito risultati straordinari nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni, tant’è che per indicare il nostro paese si usa l’espressione e-Estonia”. In effetti bastano pochi numeri per capire la portata del livello di informatizzazione ed alfabetizzazione digitale di questo piccolo paese nordico (solo 1 milione e 300mila abitanti).
Quasi il 100% del territorio ha la connessione a banda larga. “Da noi – dice la Toode – si naviga anche nei boschi”. Oltre il 90% della popolazione usa internet, e tutti i servizi di e-government. “Per i cittadini estoni – aggiunge – i servizi informatici sono la routine, anche per la popolazione anziana”. Gli estoni gestiscono la loro vita dal pc, scelgono finanche i loro rappresentanti politici; le elezioni, manco a dirlo, sono elettroniche. Si sa, poi, che l’Estonia è la patria di Skype, “inventato – racconta Ulle Toode – quasi per caso da alcuni studenti universitari estoni”. Insomma un paese che ha molto da esportare ma che contestualmente lavora, e con grande attenzione, ad attrarre investimenti e per farlo bene ha scelto di centrare al cuore il problema, “chi investe da noi – afferma e con un certo orgoglio la rappresentante dell’Ambasciata estone – non paga le tasse”.
La visita degli ospiti estoni è proseguita poi nella città nuova con l’imperdibile tappa al MAB, complice tra l’altro la presenza tra le opere del Museo all’Aperto Bilotti dei “Bronzi” dell’artista di origine estone Sacha Sosno.