Sanità. Cisal Vibo: la nomina all’ospedale di Miceli una sfida sul rinnovo organizzativo

Vibo Valentia Salute

“Tra spending review e piano di rientro non si può dire che il presidio ospedaliero “G. Jazzolino” di Vibo Valentia goda, così come le altre strutture sanitarie dell’Asp, ottima salute. Tutto questo nonostante il caparbio e volitivo impegno del commissario straordinario Maria Pompea Bernardi che di fronte al degrado organizzativo in cui è precipitata la sanità vibonese non lascia nulla di intentato pur di tentare di superare i disagi e le difficoltà di tutti i giorni. – Si legge in una nota della Cisal di Vibo Valentia - La recente nomina a direttore del presidio sanitario “G. Jazzolino” di Vibo Valentia di Michelangelo Miceli non è una scelta che rientra nel normale avvicendamento alla guida della più importante struttura sanitaria dell’Azienda.Essa va intesa come una inderogabile necessità di dotare la guida dell’ospedale vibonese di un professionista che conosce come le proprie tasche servizi e operatori della sanità pubblica e la cui capacità d’impegno va oltre ogni ordinaria attività.

Michelangelo Miceli è chiamato a mettere a disposizione di questo nuovo ruolo assegnatogli dal massimo responsabile dell’Asp anche non soltanto la sua esperienza professionale e umana quanto tutta la fantasia che sorregge ogni sua iniziativa. Dopo la partenza di Piero Schirripa l’ospedale vibonese ha subito una sorta di calo soprattutto sul piano organizzativo perché è venuto meno con la sua assenza il potere carismatico che di solito alimenta il ruolo e la funzione del massimo responsabile ospedaliero. – Continua la nota - Michelangelo Miceli è in grado di garantire la ripresa di un percorso che deve andare oltre la normale amministrazione ed il coordinamento dei servizi ospedalieri.

Il gesto di fiducia che Maria Pompea Bernardi ha inteso prestargli siamo certi verrà ripagato con una inversione di rotta che dovrà interessare anche il ruolo e l’immagine che lo Jazzolino è invitato ad offrire per migliorare la prestazione dei servizi. Al di là della essenziale prerogativa di struttura impegnata a garantire la più adeguata prestazione sanitaria, l’ospedale vibonese deve rivedere il suo maquillage e portare a compimento nel più breve tempo possibile tutte le opere già cantierate ed in attesa di soluzione. – Conclude la nota - Per la Cisal la scelta caduta su Michelangelo Miceli rappresenta un nuovo modo di pensare anche sotto l’aspetto della organizzazione ospedaliera che l’Asp ha deciso di realizzare per essere più pronta davanti alla domanda di salute dell’opinione pubblica.”