Economia calabrese: convegno di ANPA e della Confederazione Liberi Agricoltori sull’export

Calabria Attualità

L’ANPA (Associazione Nazionale Produttori Agricoli) e la Confederazione Liberi Agricoltori della Calabria, hanno tenuto un importante convegno sul tema: “internalizzazione delle imprese e crescita dell’export leve fondamentali per l’economia della Calabria. Nell’occasione, sono stati presentati il libro “Un sistema di valorizzazione dei prodotti e del territorio” e la guida “Commercio estero e piani di esportazione – elementi introduttivi per le piccole imprese”, di Luigi Sisi, edito da Falco Editore. L’iniziativa, partecipata da molti imprenditori, si è svolta a Maierato presso il Popilia Resort.

La relazione introduttiva è stata tenuta da Giuseppe Mangone, presidente di ANPA E Liberi Agricoltori della Calabria che ha tracciato un quadro generale della situazione dell’export calabrese, partendo dai dati contenuti nelle due pubblicazioni di Sisi. In un passaggio del suo intervento, Mangone, ha evidenziato che l’agroalimentare in Calabria ha un’incidenza sul sul totale delle esportazioni mediamente superiore al 30% con punte che nel 2011 hanno toccato il 38%. Malgrado questo dato, però, la capacità di rapportarsi ai mercati internazionali delle nostre imprese, nel complesso, resta di assoluta debolezza, considerato che l’insieme dell’export regionale sul totale nazionale rappresenta appena lo 0,1%. Riferendosi specificatamente alla provincia di Vibo, Mangone ha rappresentato la seguente situazione:

La provincia di Vibo Valentia, insieme alla provincia di Reggio Calabria ed a quella di Crotone, è quella che non ha beneficiato del trend positivo verificatosi nell’anno 2011 in tutta Italia. La provincia di Vibo Valentia, a sua volta, ha avuto un calo percentuale dal 2008 al 2011 molto più rilevante rispetto alle altre, infatti, ha perso in tale periodo complessivamente il 46,8% delle esportazioni, corrispondente a 30 milioni di euro. Le province della regione Calabria più virtuose sono state, sempre nel 2011, quella di Catanzaro, che ha recuperato rispetto al 2010 il 116% delle esportazioni, passando da 44 a 96 milioni di euro, e la provincia di Crotone, con un aumento del 18,2% rispetto al 2010 e del 105% rispetto al 2009. Nel periodo gennaio-dicembre 2012 la provincia di Vibo Valentia ha incrementato le sue esportazioni del 6,1%, 36 milioni di euro, portandosi ad una quota del 10% rispetto alle esportazioni regionali. La provincia che ha perso invece nel 2012 circa il 40,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è quella di Crotone che aveva avuto negli anni precedenti un andamento abbastanza positivo. Va ricordato che nel 2009 la provincia di Vibo Valentia era al secondo posto per esportazioni con 64 milioni di euro di esportazioni.

Nello specifico, la provincia di Vibo Valentia, su un totale di 36 milioni di euro di esportazioni, 7,1 milioni sono di prodotti alimentari, 792 mila euro di prodotti agricoli, 274 mila euro di bevande ed il resto altre tipologie di prodotti (fonte ICE). Importante è notare come nel 2012 il primo paese di maggiore esportazione della provincia sia l’Arabia Saudita con 8,8 milioni di euro, segue il Messico con 4,8 milioni, il Canada 3,9, il Congo con 2,6 ed il Kazakistan con 2,7 milioni. Tali destinazioni possono farci in qualche modo intuire la tipologia di prodotti che possono essere destinati in questi paesi.

Alla relazione sono seguiti diversi interventi.

Pasquale Pugliese, presidente del consorzio “nduja di Spilinga, ha evidenziato la crescita della produzione e del mercato della nduja, anche all’estero, grazie all’eccellente qualità che si ottiene con l’utilizzo di carni accuratamente selezionate e del peperoncino coltivato sull’altipiano del Poro.

Domenico Mazzitelli, docente dell’Istituto Alberghiero di Tropea, ha evidenziato l’importanza del formaggio pecorino di Monte Poro e la necessità di un serio progetto di valorizzazione, considerato che esso è, insieme alla nduja, il peperoncino, la cipolla rossa di Tropea, il tonno e i mostaccioli, un prodotto distintivo del territorio.

Antonino Barone, presidente della banca di credito cooperativo di San Calogero, ha assicurato il sostegno della banca alle aziende che intendono investire per posizionarsi sui mercati esteri o per realizzare progetti di ammodernamento, soprattutto, nell’attuale fase di difficoltà delle aziende ad avere credito dalle grandi banche.

Antonino Greco presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Vibo, ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dagli agronomi al servizio delle imprese. Molto critico, verso la regione, l’intervento del presidente del COGAL Monteporo, Paolo Pilegi. Mentre si proclama l’importanza della nuova programmazione 2014-2020, sia per lo sviluppo rurale, sia per rafforzare l’export dei prodotti agroalimentari, ha detto Pileggi, la regione non ha ancora costituito il tavolo del partenariato per acquisire il contributo di tutte le organizzazioni ed enti che, per il fatto di essere quotidianamente a contatto con i problemi del territorio e delle imprese, possono e devono dare un grande apporto per individuare le scelte più giuste per un qualificato programma di interventi.

Il convegno si è concluso con gli interventi degli onorevoli consiglieri regionali Pietro Giamborrino e Giuseppe Giordano che hanno espresso il più vivo apprezzamento per l’ottima riuscita del convegno ed hanno assicurato il loro impegno a farsi portavoce in consiglio regionale dei problemi dell’agricoltura che l’ANPA e la liberi Agricoltori con grande serietà pongono alla politica e alle istituzioni.