Liberato a Catanzaro esemplare di aquila anatraia
Un esemplare di aquila anatraia è stato liberato in natura questa mattina dal commissario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro e dal direttore sanitario del CRAS Debora Giordano. La liberazione dell’aquila è avvenuta nella pineta di Giovino a Catanzaro, dove hanno spiccato il volo anche due allocchi, due barbagianni, un gheppio ed un falco di palude: tutti volatili curati dal Centro Recupero Animali Selvatici che ha sede all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro.
“La maggior parte dei rapaci che arrivano feriti al Cras – ha spiegato la dottoressa Giordano – sono stati feriti da bracconieri, non da cacciatori. L'aquila è stata trovata in mare da un pescatore il 21 settembre scorso, al largo di "La Cannella" a Crotone. Il rapace si trovava in stato di ipotermia, privo di forza, probabilmente in mare da tutta la notte, e notevolmente sotto peso. L'Aquila risultava inanellata, quindi si è potuti risalire alla sua provenienza. Il suo lungo viaggio è iniziato in Polonia, da dove si è diretta verso l'Africa, ma stremata ha dovuto fare una pausa in Calabria, dove i sanitari del CRAS l’hanno curata e riportata al suo peso ideale, 1,5 kg”
“Assume grande valore – continua Wanda Ferro – il lavoro che come Amministrazione Provinciale, attraverso il mantenimento di una struttura come il CRAS, svolgiamo per prestare cure adeguate a numerose e affascinanti specie di animali selvatici, che una volta guariti vengono riportati nel loro habitat naturale”.