Trivellazioni sullo Ionio, netto no della Regione
"No Triv, la Regione Calabria è fermamente contraria a qualsiasi ipotesi di ricerca petrolifera nel mare antistante la costa calabrese così come in tutto l’arco ionico interessato. Stiamo lavorando ad un incontro urgente tra i tre Presidenti delle tre regioni Calabria, Basilicata e Puglia, in sinergia con tutti i sindaci e le associazioni del territorio coinvolte in questa battaglia di civiltà che tocca il destino e lo sviluppo del Mezzogiorno nel suo complesso".
A ribadire la posizione chiara ed ufficiale del Presidente Giuseppe Sopelliti e della Regione Calabria, nettamente contraria al progetto scellerato di trivellare lo ionio calabrese e del Golfo di Taranto, è stato il Sottosegretario regionale alla Protezione Civile Giovanni Dima, intervenuto nel corso del consiglio provinciale svoltosi a Cosenza nella giornata di lunedì 21 ottobre alla presenza del Presidente Mario Oliverio.
La Regione Calabria – ha detto Dima – è sin dal primo giorno in prima linea su questa sfida che è certamente ambientale ma soprattutto di natura culturale. Le regioni meridionali, in particolare quelle interessate da questo disegno distruttivo, la Puglia, la Basilicata e la Calabria hanno, nel proprio Dna, un altro destino in termini di sviluppo sostenibile e durevole. Ed è su questa natura e vocazione, già per troppo tempo bypassata o violata (come dimostrano tanti cimiteri industriali disseminati nelle cinque province), che non indietreggeremo di un millimetro. Saremo – ha aggiunto – al fianco dei sindaci, delle associazioni e dei territori che hanno ormai da tempo avviato una seria e forte azione di sensibilizzazione generale contro questo obiettivo perseguito dalle multinazionali del petrolio. L’impegno sul quale la Regione Calabria sarà parte attiva – ha concluso DIMA – è quello di sollecitare con ogni mezzo un incontro operativo tra i tre Governatori al fine di condividere un’unica posizione ed unici strumenti di pressione sul Governo Nazionale perché vengano riviste immediatamente talune posizioni normative confezionate legislativamente nei mesi scorsi, destinate così come sono a calpestare il principio di auto-determinazione dei territori ed a danneggiare ulteriormente esigenze ed attese di rilancio turistico ed economico. È stato firmato un protocollo d’intesa presso la Camera di Commercio di Cosenza tra le regioni ioniche per il distretto turistico interregionale, al fine di proporre progettualità di natura comunitaria e quindi favorire lo sviluppo del territorio interessato. Sarebbe una contraddizione insopportabile, mentre si lavora in questa direzione, vedere trivellare il nostro mare.