Molinari (M5S): quella di Pino Masciari non può diventare una lotta inutile contro mulini a vento
“Ci si aspettava un lieto fine per Pino Masciari, l’imprenditore calabrese diventato noto, suo malgrado, per aver denunciato esponenti di spicco della ’ndrangheta e le loro collusioni politiche e, quindi, costretto ad abbandonare la sua attività nonché la sua terra. Masciari, che da anni è costretto a vivere nell’ombra per la paura di ritorsioni, vorrebbe continuare a dare un senso alla sua ribellione alla criminalità organizzata, riprendendo la sua attività economica”. Esordisce così in una nota Francesco Molinari, senatore calabrese del Movimento 5 Stelle, ripercorrendo inoltre la “cronaca italiana” che, dice “annovera altre storie alla ‘Davide e Golia’, storie di imprenditori disposti a non sottomettersi ai ricatti del malaffare eppure trascurati nel loro vero desiderio: quello di tornare a fare la loro attività, di poter condurre una normale esistenza quotidiana, che sembra a loro preclusa per sempre. Occorre meglio precisare la situazione dei cittadini disposti a collaborare con lo Stato per l'incriminazione dei loro carnefici, separandola dal generico status di collaboratore di giustizia, categoria passibile di abbracciare ex malfattori quando non personaggi dall'interesse equivoco, disposti a liquidare la rivelazione con benefici economici piuttosto che a vantare il dirirtto di essere cittadino”.
“Il paradosso – afferma Molinari - è che la situazione attuale vede premiata più la situazione del delinquente folgorato sulla via di Damasco che quella del cittadino, il cui unico desiderio è quello di voler condurre una vita normale: le istituzioni devono tener conto di tali specificità e non possono continuare a disegnare strumenti di emergenza per sottrarsi all'ordinaria ed efficiente amministrazione della giustizia”.
“Davanti a tali contraddizioni - prosegue il senatore del M5S - deve emergere nettamente un nuovo ruolo che lo Stato deve esercitare per contribuire a dare al nuovo cittadino una nuova società: non si possono costringere le persone ad affrontare una vita perennemente blindata. Quella di Pino Masciari, come di tutti gli altri che si trovano nelle sue medesime condizioni, ed ai quale il M5S esprime una non banale solidarietà (visto che già nel giugno 2008, con il Meet-Up 85 Beppe Grillo di Cosenza, avevamo sostenuto la sua protesta), non può diventare una lotta inutile contro mulini a vento: storie come la sua, e quella di tanti altri, dovrebbero essere da esempio, per tutti coloro che si trovano nella medesima situazione, alla denuncia civile di una situazione insostenibile”.
“Ma come possiamo pretendere tutto questo se – di domanda Molinari - dall’altra parte abbiamo uno Stato che utilizza in modo estemporaneo - e talvolta con opportunismo - i singoli per la lotta alla criminalità per poi abbandonarli in una società non sanata, mettendo - oggettivamente - a repentaglio la loro incolumità e quella dei loro familiari? Ed allora, bisogna invertire la rotta e occorre farlo in fretta. Nel nostro Paese ci sono tanti cittadini coraggiosi e dall'esemplare spirito civico che – conclude - possono ancora trainarci verso un meritato primato morale, prima che economico”.