Circolo Pd di Bonifati, precisazioni sul congresso
"In merito a quanto accaduto nel corso del congresso del locale circolo del Partito Democratico di Bonifati, è necessario chiarire le vicende che lo hanno contrassegnato. E' d'obbligo puntualizzare che la presenza di eventuali "irregolarità", se qualcuno vuole definirle così, non è stata certo il frutto del nostro agire, sebbene qualcuno dica sia stato caratterizzato da un "completo e continuo arretramento di idee". E' quanto scrive il circolo del Pd di Bonifati.
"Ma andiamo con ordine.Durante la compilazione dei verbali - continua la nota - all'incirca una decina di cittadini bonifatesi si sono presentati e con prepotenza hanno fatto richiesta della tessera e hanno preteso la possibilità di votare. Le loro richieste, verbalizzate dal garante Francesco Silvestri, sono state tutte valutate e respinte, tranne una. Nulla di strano se non fosse che quelle stesse persone hanno poi duramente e infondatamente contestato le motivazioni del rifiuto, facilmente rintracciabili nello statuto del Partito Democratico all'art. 2 comma 9, allorquando si legge che " sono escluse dalla registrazione nell'Anagrafe degli iscritti e nell'Albo degli elettori del PD le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti o aderenti, all'interno delle Assemblee elettive, a gruppi consiliari diversi da quello del Partito Democratico".Non vengono dunque prese in considerazione solo le persone appartenenti alle assemblee elettive, ma anche chi ha sostenuto quelle persone nel corso di una competizione che comunque ha un sapore politico. E' doveroso sottolineare che nel marzo di quest'anno, prima delle elezioni comunali di maggio, il circolo PD di Bonifati aveva diffuso sulle bacheche cittadine una nota in cui si rinnovava l'appoggio all'uscente amministrazione Mollo, e lo stesso veniva autorizzato a comporre una lista dallo spirito civico, più adeguata alla piccola realtà di Bonifati, ma, nonostante ciò, regolarmente certificata dagli organi dirigenti regionali e provinciali del Partito Democratico. E' stato ribattuto che la lista di Mollo era in ogni caso una lista civica e che così era stata percepita dai cittadini bonifatesi. Vogliamo però controbbattere. In un articolo apparso su "l'Ora della Calabria" l'8 aprile di quest'anno, in cui veniva riportata una nota del movimento cittadino "Bonifati Libera", si legge chiaramente che "la lista di Mollo non è altro che la lista del Partito Democratico". Per cui, almeno una parte dei cittadini, percepiva la lista di Mollo come lista di partito, e pertanto nel corso della campagna elettorale si sono consapevolmente scagliati contro il circolo bonifatese e chi lo rappresenta. Ora però chiedono di rientrare nel partito. Perchè, in effetti, si sarebbe trattato di un rinnovamento dell'iscrizione dopo alcuni anni di inattività dettatti da motivi "politicamente" personali. Non vogliamo soffermarci sui toni usati, sul garante Silvestri che senza alcun senso di responsabilità ha abbandonato i lavori, su una lista di 29 persone che teoricamente volevano tesserarsi ma che materialmente non erano tutte presenti. Vogliamo invece soffermarci sullo spirito che anima i nostri tesserati, alcuni dei quali hanno sulle spalle più di 40 anni di militanza politica nelle formazioni di sinistra, che vivono il partito tutto l'anno e non solo quando viene loro suggerito dal politicante di turno che vuole solo strumentalizzare il partito per fini propri o del suo suggeritore. Coloro che si sono presentati come appartenenti al centrosinistra perchè componenti del comitato a sostegno di Matteo Renzi, devono fermarsi un attimo e riflettere sul fatto che il progetto renziano riguarda il partito nel suo insieme e certamente non voleva essere il pretesto per rivendicare un potere a prescindere, così come invece lo hanno inteso alcuni, chiamando in causa un "nuovo" che non c'è, perchè comunque oscurato da tattiche politiche umilianti per chi le utilizza e più antiquate di coloro che le stesse intendono combattere".