Contributi pubblici a presunti appartenenti alla criminalità, in 8 accusati di falso e truffa
La Guardia di Finanza di Vibo Valentia, nel corso di una attività investigativa cosiddetta “a tutela del comparto delle uscite” nel settore dell’agricoltura e finalizzata ad accertare la legittimità della percezione di provvidenze pubbliche da parte di persone fisiche che in base alla disciplina antimafia si troverebbero invece “in particolari condizioni soggettive” che gli escluderebbero la possibilità di accedere a determinate contribuzioni; ha individuato otto persone, titolari di partita Iva che avrebbero beneficiato di aiuti pubblici erogati dall’Agea, in violazione alle disposizioni di legge che stabiliscono, tra l’altro, che i soggetti ai quali sia stata applicata in via definitiva una misura di prevenzione, non possono ottenere contributi, finanziamenti o mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, concesse o erogate da parte dello Stato, di Enti Pubblici o dalla Comunità Europea, per lo svolgimento di attività imprenditoriali.
Sarebbe stato accertato, in particolare, che le otto persone, all’atto della presentazione delle domande per ottenere i contributi, avrebbero reso false dichiarazioni e, pertanto, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria e dovranno rispondere dei reato di falso e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, con la circostanza aggravante prevista dal Codice delle leggi antimafia.
Inoltre è stato proposto il sequestro per equivalente della somma percepita indebitamente che, nel complesso, ammonta ad oltre 200 mila euro. Oltre ai reati penali, ai destinatari delle provvidenze pubbliche saranno contestate anche le previste sanzioni amministrative ed il danno erariale cagionato.