Commemorazione caduti, Antoniotti ai giovani: “Lasciate il mondo migliore di come l’avete trovato”

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Perseguire il valore della Pace come principio cardine della vita di ogni cittadino. In occasione delle celebrazioni del 4 Novembre il Sindaco Giuseppe Antoniotti ha lanciato un messaggio rivolto giovani: impegnatevi a lasciare il mondo migliore di come lo avete trovato. Il Primo cittadino, ponendo la corona d’alloro al monumento dei caduti, è intervenuto stamani nel corso delle solenni celebrazioni per la festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia e giornata della memoria dei morti di tutte le guerre.

Saluto istituzionale del sindaco Giuseppe Antoniotti

Ci troviamo attorno alla stele dei caduti in occasione della ricorrenza del 4 novembre, per commemorare i caduti di tutte le guerre. Una ricorrenza che, quest’anno, è arricchita da un valore aggiunto, che inorgoglisce tutta la nostra comunità: la nomina del nostro arcivescovo Santo Marcianò ad Ordinario militare d’Italia. Sarà proprio il nostro vescovo – ha scandito il Sindaco Antoniotti rivolgendosi agli studenti - d’ora in poi, a catechizzare alla pace i nostri militari in Italia e nel Mondo. E questo è per noi motivo di orgoglio. Perché parte proprio da Rossano e da questo territorio, attraverso Mons. Marcianò, un messaggio forte, nuovo e di speranza per quanti, quotidianamente, lavorano a tutela dei nostri diritti. A proposito, colgo l’occasione per ringraziare le nostre forze dell’Ordine: i Carabinieri, gli agenti della Polizia di Stato, i militari della Guardia di Finanza, il corpo della Polizia Municipale e quanti contribuiscono alla tutela della nostra sicurezza, per il loro preziosissimo operato. Così come non dimenticheremo mai il nostro concittadino, il vicebrigadiere della Guardia di Finanza, medaglia d’oro al valor civile, Alberto De Falco, che venne brutalmente ucciso dai contrabbandieri nella notte tra il 23 ed 24 febbraio del 2000, nel mentre era in servizio a Brindisi. La data del 4 novembre ricorda la battaglia di Vittorio Veneto, che, con la conclusione della prima guerra mondiale, portò all’unificazione dell’Italia. Dunque, è questa l’occasione per ricordare il valore dell’Italia Unita, ma anche per commemorare quanti si sono sacrificati per dare vita al nostro Paese.

Quando ricordiamo tutti i nostri caduti – è andato avanti il Primo cittadino - dalla Prima guerra mondiale per finire a quelli che si sono sacrificati nelle Missioni di Pace nel mondo, non lo facciamo per omaggiare i valori della guerra, ma per esaltare la profonda umanità del sacrificio, dell’eroismo, della dedizione al Popolo italiano. Sappiamo di poter contare sulle Forze Armate, il cui compito primario è la difesa della Patria. Ecco perché riteniamo essenziale e degno della gratitudine di tutti noi il contributo che i corpi militari danno al mantenimento dell’ordine pubblico e della pace. Il valore della pace ed il rifiuto della guerra, sono presenti in maniera molto chiara nella nostra Costituzione. La pace è uno dei pilastri su cui si è voluta edificare la nostra Nazione, che si persegue anche e soprattutto attraverso il rispetto ossequioso delle Leggi e delle regole di convivenza.

Essere irrispettosi delle leggi – ha aggiunto Antoniotti - equivale a commettere una scorrettezza nei confronti della Costituzione, e quindi della nostra storia, ma anche nei confronti di tutti i cittadini. Per questo motivo il nostro comportamento deve sempre andare nella direzione di difendere la dignità delle altre persone, di aiutare chi è in difficoltà, e di aumentare le nostre conoscenze, con l’obiettivo di costruire, così come ricordava Robert Baden Powell, fondatore degli Scout, una società migliore di quella che ci hanno lasciato i nostri padri. Siate sempre aperti al confronto costruttivo e al dialogo – ha concluso il Sindaco rivolgendosi ai ragazzi - nel rispetto dei diritti e dei doveri. Non dimenticate mai che proprio le parole Diritti e Doveri sono collegate strettamente. Questo è il modo migliore per commemorare degnamente i nostri caduti. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia.