Legge Stabilità: lunedì 4 ore di sciopero generale nel Cosentino

Cosenza Attualità

Sprechi e rendite dovranno essere nel mirino deciso del Governo per varare una legge di stabilità che dia speranze e certezze ai lavoratori, ai pensionati e alle imprese in difficoltà. È per sostenere le richieste già avanzate dai sindacati confederali che le Segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per lunedì 11 quattro ore di sciopero generale della provincia di Cosenza con manifestazione che si svolgerà al Centro d'eccellenza di Corigliano Scalo.

I lavori, sotto la presidenza del segretario generale della Cgil del Pollino Sibaritide e Tirreno Angelo Sposato, saranno introdotti dalla relazione del segretario generale della Cisl Tonino Russo sul tema: "Cambiare la legge di stabilità 2014. Dagli sprechi e dalle rendite più risorse ai lavoratori e ai pensionati". È previsto l'intervento del segretario generale della Cgil di Cosenza Giovanni Donato, mentre le conclusioni saranno affidate al segretario generale dell'Uil calabrese Roberto Castagna. In una nota le segreterie dei sindacali confederali evidenziano la necessità di misure di carattere fiscale, finanziario e previdenziale che dovranno essere inserite nella manovra del Governo nonché le urgenze che attengono in modo particolare il territorio cosentino.

"Avevamo chiesto che la manovra di stabilità - si legge nella nota - contenesse un significativo intervento fiscale di sostegno ai redditi da lavoro dipendente e da pensione per rilanciare la domanda interna come condizione necessaria per far tornare a crescere la nostra economia anche grazie all'incremento della domanda interna dei consumi.

"Le misure presentate dal Governo, però - rilevano Cgil, Cisl e Uil - risentono dell'insufficiente intervento operato a beneficio del mondo del lavoro e del mancato aumento delle detrazioni per i pensionati, anche se per queste ultime si profilano detrazioni sensibili per i redditi medio- bassi. L'atteggiamento prudente del Governo sui risparmi conseguibili previsti a partire solo dal 2015 - osservano i dirigenti dei sindacati confederali - riduce l'ammontare complessivo delle risorse utili per agire sulla pressione fiscale e sembra evidenziare uno scetticismo di fondo da parte dello stesso Governo sugli obiettivi concreti da realizzare".

Dopo un accenno ai problema degli esodati, per i quali si chiede "una soluzione strutturale e definitiva", della copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali e in deroga, la nota prosegue sottolineando la necessità che gli interventi della manovra di stabilità incidano concretamente nel settore delle grandi infrastrutture e nella sanità. "Le risorse previste per il completamento della Salerno - Reggio non bastano, mentre - rileva la nota - non vediamo decisi interventi per le ferrovie e il completamento delle opere stradali della regione. Senza contare le difficoltà cui vanno incontro le popolazioni cosentine nel settore socio-sanitario e perfino in quello giudiziario.

Tanto per esemplificare nella zona Corigliano - Rossano non si veda come non debba essere considerata incomprensibile la situazione dell'ospedale di Corigliano e del tribunale di Rossano, visto che i due presidii distano circa cento chilometri dal capoluogo. Non si capisce - prosegue la nota - perché, ad esempio, debba essere mantenuto in vita l'ospedale di Melito Porto Salvo, che dista appena 23 chilometri da Reggio e debba essere invece "degradato" quello di Corigliano.

La nostra iniziativa, che avrà certamente il conforto solidale delle tre Confederazioni - conclude la nota - serve a sollecitare il Governo e il Parlamento a correggere la manovra per migliorarne l'equità e l'efficacia e per contribuire, attraverso il rilancio della crescita economica, a risolvere i problemi occupazionali e a ridurre l'area del disagio economico e sociale delle nostre popolazioni". (AGI)