Ragazza morta a Roma: indagini procura su relazione sentimentale
Fare luce sulla vita privata di Simona Riso e ricostruire le ultime ore di vita di questa giovane cameriera calabrese, deceduta il 30 ottobre scorso all'ospedale San Giovanni dopo essere stata trovata agonizzante poco prima nel cortile dello stabile di via Urbisaglia dove viveva con altre tre persone. È l'obiettivo della procura di Roma che continua a procedere contro ignoti per omicidio volontario. Ancora poco si sa di questa ragazza e così il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani ha chiesto ai carabinieri di sentire chiunque (amici, parenti, conoscenti, abitanti del quartiere) sia in grado di fornire elementi utili.
Molte risposte potrebbero arrivare dall'esame di un tablet che la vittima usava per chattare con gli altri e di due cellulari. Che cosa sia accaduto mercoledì mattina tra le 4,46 (quando la mamma di Simona ha telefonato per la seconda e ultima volta alla figlia, come faceva sempre, per accertarsi che fosse sveglia) e le 6.50 (quando il corpo della giovane è stato trovato nel cortile da una inquilina affacciatasi alla finestra) è ancora oggetto di analisi investigativa. La ragazza, stando alle prime testimonianze acquisite dai carabinieri, aveva avuto una relazione sentimentale alcuni mesi fa, neppure troppo impegnativa, ed era ritornata single.
Non è chiaro se questa vicenda abbia avuto uno strascico nella sua vita di tutti i giorni o se sia stata archiviata in maniera indolore. Il giorno prima di morire, poi, Simona non era andata a lavorare nell'hotel parchè doveva osservare un normale turno di riposo. Che cosa abbia fatto in quelle 24 ore che hanno preceduto la sua caduta dal terrazzo condominiale è uno dei tanti interrogativi a cui gli inquirenti vorrebbero dare una risposta. Così come ha destato non poche perplessità il ritrovamento in una tasca dei pantaloni della sim card che Simona usava alternativamente per i telefonini e il tablet. (AGI)
15:51 | La procura di Roma vuole capire se all'ospedale San Giovanni sia stato fatto tutto il possibile per salvare Simona Riso. Per questo motivo, tutte le procedure adottate nel nosocomio nel caso della ragazza sono oggetto di attenzione investigativa.
Agli operatori del 118 che l'hanno soccorsa intorno alle 7.30, Simona ha riferito di aver subito una violenza sessuale. Così quando è arrivata in ospedale alcuni medici si sono attivati per capire se effettivamente fosse stata vittima di stupro. E nessuno si sarebbe accorto che stava morendo perché una costola fratturata le aveva perforato la pleura.