Azione Democratica (Pd) di Catanzaro: “Rispettiamo la decisione della commissione regionale di garanzia”
"Rispettiamo senza titubanze la decisione della Commissione regionale per il Congresso di richiedere alla Commissione provinciale per il Congresso la sospensione della convocazione della prima riunione dell’assemblea provinciale al fine di una serena verifica dei ricorsi prodotti nei modi e nei tempi previsti dal regolamento;gli strumenti normativi,che esistono, sono a tutela e garanzia dei diritti di tutte le parti in causa e,con lo stesso spirito di apertura con il quale abbiamo atteso il pronunciamento della Commissione provinciale attendiamo ora,senza animosità ed in serenità, il responso della Commissione regionale". E' quanto scrive in una nota, Azione democratica di Catanzaro.
"Rispetto e decoro - continua la nota - che è venuto meno da parte dei nostri competitori che hanno strumentalmente rovesciato quantità industriali di accuse infondate,false e meschine tanto contro la Presidente della Commissione provinciale per il Congresso prof. Liliana Marasco che ha condotto i lavori in termini di assoluta terzietà,quanto sulla intera Commissione che aveva il solo torto di esistere e di non essere “collaterale” agli interessi dei nostri competitori che,ipocritamente,immaginavano,prima del famoso “cambio di casacca”,di avere una condizione di compiacenza se non di sostanziale asservimento.
Peraltro,vogliamo infine aggiungere, non siamo stati noi a “dare i numeri” spacciandoli per oro colato e non ci siamo arrogati mai il diritto di una “verità a prescindere” e falsamente “terza”;la realtà dei numeri,come tutti sapevano, era assai lontana dai desideri e dalle convinzioni propagandistiche dei soliti noti che avevano immaginato una “marcia trionfale” e lo “spezzeremo le reni alla Grecia” confidando,con presunzione pari alla loro palese inadeguatezza politica ed anche organizzativa, sulla esclusiva posizione di rendita istituzionale,clientelare e di vuoto scambio politico.
La definitiva sconfitta politica, prima che numerica ed elettorale, di tre consiglieri regionali, unico caso in Italia, e di tutti gli “ex di sempre” che si sono “compattati” per resistere, è di netta evidenza e non può più essere né compressa né nascosta ed a nulla valgono “adunate” penose per tentare un riciclaggio politico improponibile e fuori dal tempo al pari che non ci si può “travestire” per farsi passare per innovatori e men che meno “rottama tori” perché il triste “gioco delle tre carte” ha semplicemente fatto registrare quella che era una sconfitta annunciata:la loro!"