Impianto rifiuti a Donnici, il Movimento 5 Stelle chiede più trasparenza
“C’è chi la chiama isola ecologia, chi centro di stoccaggio provvisorio dei rifiuti, chi – infine - discarica. Fatto sta che ciò che si vuole costruire a Donnici resta ancora un’incognita per i cittadini dell’hinterland di Cosenza. Che, giustamente, chiedono e vogliono sapere con precisione di che si tratta. – Si legge in una nota del Movcinquestelle Cosenza - Domande legittime, considerati i danni che le passate gestioni scellerate dei rifiuti hanno fatto al nostro territorio, ivi compresi i 15 anni di commissariamento. Oggi che è finito il tempo delle deroghe alle leggi nazionali ed europee nel campo dei rifiuti, la gente vuole sapere cosa si andrà a costruire nel “proprio giardino”. E le istituzioni dovrebbero aprire quel dialogo teso alla comprensione che possa far capire e fugare ogni dubbio.
È bene chiarire subito come la pensiamo a livello nazionale: il Movimento 5 Stelle è assolutamente favorevole alle isole ecologiche, sono presenti nella nostra proposta di piano rifiuti regionale, lo saranno nei programmi che presenteremo nei comuni dove saranno presenti le nostre liste. Siamo d’accordo sempre che vengano rispettati, e non solo sulla carta, tutti gli standard di sicurezza
previsti dalla legge. – Prosegue la nota - Da parte nostra, la trasparenza è d’obbligo quando si trattano tematiche legate all’ambiente e alla salute dei cittadini. È finito il tempo delle intese sotto banco: le amministrazioni coinvolte dal progetto spieghino di che si tratta alla cittadinanza, e usino i termini appropriati affinché chiunque possa rendersi conto o andarsi a studiare la questione. L’affaire rifiuti deve essere una ricchezza non per i soli pochi noti, ma per tutta la collettività. L’ambiente non ha bisogno di faccendieri quanto di persone competenti e di idee serie che lo preservino.
Potremmo anche considerare lodevole l’impegno per il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti promosso dall’amministrazione di Cosenza, che include anche la creazione delle "isole ecologiche", ma per il momento non vogliamo entrare nello specifico dei progetti. Ciò che ci interessa come Movimento è il livello di condivisione e partecipazione, rendendo edotta la cittadinanza di cosa si costruirà e quali possono essere le implicazioni che un impianto di tal genere può creare in prossimità di un corso d'acqua di non secondaria importanza. – Conclude la nota - Consapevolezza ed informazione dovrebbero essere il fiore all’occhiello qualsiasi amministrazione che voglia fare dei palazzi una piazza aperta a tutti.”