Omaggio a Dario Fo: Mario Pirovano in scena nella Residenza teatrale Ligeia

Catanzaro Tempo Libero
Pirovano in scena

Tra qualche settimana il sipario del Teatro Politeama di Lamezia Terme si aprirà con un grande omaggio al teatro di Dario Fo. Mario Pirovano, allievo del grande maestro, dopo aver varcato i più prestigiosi teatri nazionali e internazionali, torna a Lamezia con tre spettacoli del grande Premio Nobel, “Lu Santu Jullàre” e “Mistero Buffo”, in scena rispettivamente il 22 e il 23 novembre alle ore 21.00. Il terzo spettacolo “Johan Padan a la Descoverta de le Americhe” è previsto, invece, in matinée sabato 23 novembre alle ore 10.

Gli spettacoli fanno parte delle rassegne Ricrii e Teatro Ragazzi, organizzate dalla Residenza Teatrale Ligeia - progetto sostenuto dalla Regione Calabria e dal Comune di Lamezia Terme – a cura dalle compagnie teatrali Scenari Visibili e Teatrop e dalla Cooperativa Sociale Inrete.

Il teatro di Dario Fo è sempre stato presente sulle scene, teatrali e politiche, con la sua sorprendente attualità. È di questi giorni la polemica tra il premio Nobel e il Vaticano per la mancata autorizzazione allo spettacolo in memoria della moglie Franca Rame, previsto all’Auditorium della Conciliazione di proprietà della Santa Sede. La sua voce, forte, ironica e senza tempo, si è levata ancora una volta, contro ogni forma di censura. Lui che “nella tradizione dei giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati” utilizzando il comico come strumento “per risvegliare le coscienze sugli abusi e le ingiustizie della vita sociale”.

Con “Lu Santu Jullàre” Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, il santo di Assisi diventa un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. In un momento storico in cui la figura di papa Francesco sta scuotendo la Chiesa dalle sue fondamenta, il messaggio di quest’opera è di un’attualità sconvolgente.

Certamente il più noto, in Italia e all’estero, tra gli spettacoli di Dario Fo è “Mistero buffo”, che, con oltre 5000 repliche, è diventato oramai un classico del teatro del ‘900. Si tratta di un insieme di monologhi che descrivono alcuni episodi ad argomento biblico, scritti e recitati in un miscuglio di dialetti, il grammelot, cui il giullare ricorreva per farsi capire ovunque si recasse. Perché quello di Fo è un teatro di tutti per tutti.

In “Johan Padan a la Descoverta de le Americhe” Mario Pirovano veste i panni di un picaresco avventuriero italiano alla conquista del nuovo continente. Uno spettacolo sorprendente, un'energia inarrestabile, culture diverse che si incontrano e si confrontano.

Se il grande merito di Fo è quello di aver fatto rinascere una tecnica affabulatoria, in sé impersonale e replicabile, fatta cioè per essere raccolta e rivissuta di volta in volta da altri moderni “joculatores”, il merito di Pirovano è senza dubbio quello di riproporre testi marcati da una forte personalità, come quella del Premio Nobel, inserendovi la propria dote di “cesellatore di sentimenti ed espressioni”.

Un ciclo di spettacoli da non perdere, dunque, per ricordare un capitolo importante della cultura teatrale del Novecento.