Vertenza Leonia, OO.SS.: “Frettolosa la scelta dei commissari di affidare la raccolta rifiuti a un privato”
“Affidare a un privato chiacchierato la gestione del servizio di raccolta rifiuti della città di Reggio Calabria e farlo, in questo modo e con questa tempistica, appare frettoloso e poco chiaro. Non si risponde a questo chiacchiericcio in modo burocratico, magari con la solita risposta che il certificato antimafia è a posto. È necessario fornire ai cittadini tutte le informazioni adeguate sull’operazione che i Commissari stanno portando avanti, anche all’indomani delle dichiarazioni dell’ex ad Rossi e del ricorso al Tar da parte del socio privato”. Non usano mezzi termini i Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Reggio Calabria commentando l’ordinanza comunale che, di fatto, affida la gestione della raccolta rifiuti alla ditta Avr.
“Noi – spiegano Mimma Pacifici, Domenico Serranò, Pino Zito e Angelo Chirico – è da più di un anno che siamo in prima linea, al fianco dei lavoratori, nell’affrontare la vertenza che riguarda la società Leonia SpA e lo siamo, sin dal primo momento, consapevoli dell’importanza e della necessità di costituire una società in house. Garantire servizi pubblici essenziali alla cittadinanza affinché non avvenga più quanto accaduto in passato a seguito dell’accertamento da parte della Magistratura di infiltrazioni mafiose nella società e dell’interdittiva Antimafia nei confronti del socio privato. Ecco ciò che, sin dall’inizio, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo chiesto ai Commissari. Allo Stato”. “Ad oggi, ciò non è stato ancora fatto”.
“L’ordinanza comunale, invece, appare ancora più paradossale: anche in considerazione delle più di 10mila firme dei cittadini che abbiamo raccolto attraverso una petizione popolare sul Corso Garibaldi circa un anno fa per l’erogazione di servizi pubblici essenziali, la scelta dei Commissari si discosta da questa indicazione. I Commissari non hanno infatti proceduto all’attuazione di un'adeguata procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione del servizio di gestione dei rifiuti. Nel caso in cui questo sarebbe avvenuto, ci chiediamo: questa ditta è in possesso dei requisiti? Se così non è…Ci chiediamo: come mai ciò è avvenuto?”
“Il rischio – sottolineano i rappresentanti sindacali - è che si creino dei disservizi a danno della cittadinanza. Gli strumenti e le dotazioni sono ancora in capo alla Leonia che non ha avuto il tempo (15 giorni sono intercorsi dalla procedura di affidamento del nuovo contratto)di attivare i passaggi formali necessari all’Avr SpA”.
“I dubbi sull’applicazione di tale ordinanza – aggiungono i Segretari – sono tanti. Bisogna avviare una programmazione reale e condivisa con i cittadini. Lo Stato non può assumere delle decisioni sul futuro di questo Comune che ha già sofferto, che è stato ferito e che sta ancora pagando per una passata cattiva gestione politica, senza consultare e rendere partecipe quella parte attiva e sana di Reggio che vuole lavorare, insieme allo Stato, per costruire una pagina migliore della città”.
“Alla luce di questo – evidenziano i Segretari –, ancora ci chiediamo perché le Organizzazioni Sindacali non siano state chiamate a un confronto con lo Stato: come mai, NOI, che rappresentiamo una voce di Reggio e conosciamo i problemi reali dei cittadini, non siamo stati convocati dai Commissari? Noi ce lo domandiamo. I cittadini ce lo chiedono. In queste ultime settimane abbiamo svolto una serie di assemblee nei luoghi di lavoro. Ed è lì che i lavoratori, i pensionati, i cittadini tutti, pretendono delle risposte. Pretendono che si diano loro certezze, reali risposte rispetto a quanto sta accadendo nella gestione dei servizi pubblici. Vogliono capire la reale portata delle decisioni assunte dallo Stato che amministra il loro Comune. Vogliono sapere perché, in alcuni casi, le scelte avvengono in tempi forse fin troppo brevi e, in altri casi, ci vogliono tempi biblici”.
“Ricordiamo che i tributi che i cittadini pagano sono tra le tariffe più alte di Italia. E lo fanno per un servizio che, nei fatti, non è ancora pubblico. Non è a garanzia pubblica perché ancora una volta affidato a un privato. Il patrimonio di una società pubblica non può esser cancellato così, con un’ordinanza. Deve esser mantenuta una struttura che sia finalizzata alla gestione del ciclo dei rifiuti. Una struttura che sia interamente pubblica e che, in tal modo, sia controllata e così più lontana dal rischio di infiltrazione criminale. Non possiamo tornare indietro e rischiare di trovarci nuovamente a rivivere la stessa situazione di un anno fa”.
“Da parte di questa amministrazione, da parte dello Stato – concludono i Segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Reggio Calabria –, ci saremmo aspettati qualcosa di buono e diverso. Delle scelte differenti, più rispondenti ai bisogni della città; più a misura di cittadino”.