Siderno, aggressione al responsabile tecnico di Locride Ambiente

Reggio Calabria Cronaca

È stato aggredito giovedì scorso Giuseppe Gugliotta, responsabile tecnico della Locride Ambiente, ditta che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel comprensorio reggino.

Il fatto è accaduto a Siderno, nella sede amministrativa della società, dopo una lite tra Gugliotta e un’autista per motivi di lavoro. L’operaio, di Caulonia, avrebbe impugnato un bastone e colpito più volte Gugliotta, che, soccorso da alcune persone presenti in quel momento, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Locri.

“Dalle ricostruzioni effettuate, - si legge in una nota della Locride Ambiente spa - il motivo scatenante sarebbe stata una richiesta di chiarimenti ai sensi dello statuto dei lavoratori, notificata dalla società in quanto da una verifica aziendale risulta che, durante il servizio sul comune di Marina di Gioiosa, lunedì 11 c.m. l’autista ha raccolto solo 4 tonnellate di rifiuti (con un mezzo che ne carica 11!), mentre martedì ha raccolto solo 0,4 tn, lasciando molti cassonetti pieni.

L’azienda – si legge ancora nella nota - ha richiesto chiarimenti in ordine a questi scarsi quantitativi raccolti, contestando che i colleghi adibiti sullo stesso turno ‐ e con lo stesso mezzo ‐ raccolgono decisamente molti più rifiuti. Ed invece, al posto di recarsi dal sindacato o da un avvocato per esporre con civiltà le proprie giustificazioni (qualora fossero legittime o comunque scusabili), il sig. V.B. ha ritenuto di passare alle vie di fatto, aggredendo verbalmente il direttore tecnico dell’azienda, spintonandolo e poi colpendolo con un bastone, al capo, al corpo ed alle gambe. In pochi attimi, ma con una violenza tale da renderlo inerme. Per poi lasciarlo in mezzo alla strada, e scappare per una via laterale a bordo del proprio mezzo, un fiorino rosso.”

I fatti sono ora al vaglio delle autorità competenti.

“Lunedì – si legge infine nel comunicato della ditta - un consiglio di amministrazione cercherà di esaminare a freddo la vicenda, anche perché i lavoratori sono stati regolarmente pagati e quindi la stessa è indicativa di un clima oramai non più sostenibile. Un clima nel quale in molti chiedono e pretendono qualcosa dalla società mista, per poi, però ignorarne le esigenze.

In particolare, gli Enti pretendono servizi impeccabili a prezzi sempre più bassi ‐ e che verranno pagati chissà quando – ma poi spesso si disinteressano dei lavoratori (dei relativi stipendi, della lotta al lavoro nero, della garanzia al mantenimento dei livelli occupazionali), e le tensioni sociali finiscono per dover essere sopportate dal solo managment della società mista. Aperta al dialogo, legalitaria, onesta, trasparente. Ma che dopo l'accaduto non può più reggere da sola il peso di una crisi che sembra non finire più. Ovviamente la società si costituirà parte civile nei procedimenti che conseguiranno ai fatti in argomento. Perché la risposta alla violenza ed alla inciviltà va data nei tribunali”.