Maltempo, Consorzio di Bonifica: richiesto stato di calamità
Il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, sia attraverso le proprie maestranze che con un interfaccia continuo con i 46 sindaci dei comuni ricadenti nel comprensorio consortile, continua a monitorare costantemente la situazione che si sta verificando per l’eccezionale ondata di maltempo di questi giorni, che in particolare nella fascia jonica catanzarese, ha provocato allagamenti, frane, smottamenti con danni notevolissimi.
Una nuova comunicazione, che aggiorna la situazione - dopo il primo report che accertava danni per 10milioni di euro alle strutture irrigue, rete di colo e viabilità di bonifica - è stata inviata dal presidente dell’Ente Consortile Grazioso Manno, al Governatore Giuseppe Scopelliti, e ai dipartimenti regionali: Protezione Civile, Agricoltura e Forestazione, Lavori Pubblici, nonché al commissario della Provincia di Catanzaro, al Prefetto di Catanzaro e alle Organizzazioni Agricole. Queste vere e proprie “bombe d’acqua” - sostiene Manno – che come tutti, ci siamo resi personalmente conto hanno creato tanti disagi, sono un evento estremo che rischiano di mettere in crisi, per il futuro, anche la stabilità idrogeologica.
È necessario – è l’appello di Manno –fare subito quello che è necessario e riteniamo anche possibile. Con l’urgenza che la situazione richiede e poter svolgere un’azione sempre più importante, secondo il principio di sussidiarietà che caratterizza i Consorzi di Bonifica, sono stati ulteriormente chiesti: 400.000,00 € per i primi interventi urgenti ed immediati sulle opere pubbliche di bonifica, incluse strade, con l’utilizzo di mezzi meccanici; € 200.000,00 per la riassunzione degli operai stagionali addetti alla rete di colo; la dichiarazione di stato di calamità e l’autorizzazione al conseguente utilizzo di tutti gli Operai Idraulico Forestali che sono in cassa integrazione; € 500.000,00 ed il relativo nulla-osta idraulico per interventi sulle aste fluviali di competenza provinciale.
“Ribadiamo – conclude Manno – la nostra ferma volontà per una attenta e continua opera di manutenzione del territorio a trecentosessanta gradi e che, alla luce degli eventi, si rileva necessaria, ed essenziale”.