Confindustria Vibo: governabilità del territorio allo sbando
“Confindustria esprime fortissime preoccupazioni per lo stato di totale ingovernabilità dell’azione politico-amministrativa che affligge il Comune capoluogo. L’utilizzo del metodo della non decisione, sembra il solo esercizio politico che mette tutti d’accordo, opposizione compresa. Tra incartamenti di cui si perdono le tracce e rinvii sine die, le decisioni politiche sono evidentemente, in questa terra, esercizio difficile che deve tenere conto di tanti, troppi equilibri ed interessi”.
Esordisce così la Confindustria di Vibo Valentia in un comunicato stampa nel quale aggiunge come “Questi inspiegabili ritardi ci dicono che, probabilmente, qualcosa di poco chiaro mina le libere decisioni e gli stessi processi decisionali degli amministratori comunali. Persino quando si parla di norme tecniche – aggiunge - che vengono emanate ovviamente, nell’interesse di tutta la collettività, si nicchia, crogiolandosi nell’ammessa ignoranza, nel migliore dei casi. Il dissesto alle spalle, la scarsa capacità di produrre nuove iniziative e slancio all’azione politica, un quadro operativo segnato dalla presenza di scarsissime risorse, accompagnano una visione che sembra poco chiara degli obiettivi di lungo periodo”.
“Apprezzeremmo maggiore decisionismo e soprattutto – continua la nota - risposte chiare alle esigenze di imprese e lavoratori. La massima tassazione su tutto e per tutto dovuta alla incapacità di buona amministrazione, uccide le galline dalle uova d’oro, specie se accompagnata alla mancata erogazione dei crediti vantati dalle imprese. Come dire, non solo non ti pago, ma ti chiedo il massimo in termini di tasse da pagare e se ciò non bastasse non ti fornisco, spesso e volentieri, nemmeno livelli minimi di servizi, che possano definirsi accettabili”.
“Non è possibile attendere oltre, chiediamo una forte accelerazione delle attività dell’Ente, è arrivato il momento delle decisioni, per recuperare il tempo trascorso ed onorare gli impegni assunti con la Città.
Le legittime aspettative della Città – concludono da Confindustria - richiedono atti mirati, concreti ed immediati, senza i quali la sola strada percorribile rimane, la solita e purtroppo ormai assai diffusa, procedura di commissariamento”.