Processo “Grotta Azzurra”, Cassazione proscioglie Stillitani ed altri due indagati
La sesta sezione penale della Cassazione ha respinto, dichiarandolo "inammissibile", il ricorso presentato dal procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, contro il proscioglimento di tre indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla "Grotta Azzurra" di Pizzo Calabro, nel Vibonese, risalente al maggio 2010.
Escono quindi definitivamente prosciolti dall'accusa di omissioni d'atti d'ufficio: l'ex assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani, indagato nella qualità di ex presidente del Consiglio comunale di Pizzo Calabro, con delega ai lavori pubblici; l'ex sindaco di Pizzo, Fernando Nicotra, ed il responsabile dei lavori pubblici del Comune di Pizzo, Francesco Alessandria. Tutti gli indagati, difesi dall'avvocato Francesco Izzo, erano stati prosciolti nel dicembre 2012 dal gup di Vibo, Gabriella Lupoli, perché "il fatto non sussiste" dall'accusa di omissione d'atti d'ufficio per non aver sospeso, secondo l'accusa poi caduta, i lavori di riqualificazione della "Grotta Azzurra" a seguito di paventati pericoli per la pubblica incolumità. Il procuratore Mario Spagnuolo era però ricorso in Cassazione contro la decisione del gup. La stessa Cassazione, inoltre, nel maggio 2012 aveva confermato il dissequestro dell'intera area interessata dai lavori deciso dal Tribunale del Riesame di Vibo, rigettando il ricorso del procuratore Spagnuolo in quanto "infondato". (AGI)