Marò: l’Anmi di Crotone manifesta solidarietà a Roma e nei comuni
"L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI), accogliendo l’invito dei familiari dei Sottufficiali Latorre e Girone, ancora illegalmente trattenuti in India, ha aderito alla manifestazione da essi organizzata in Roma il giorno 23 novembre ed ha invitato tutti i soci a intervenire in divisa sociale e con i vessilli. Parimenti, ha invitato tutti i Gruppi in tutte le sedi d’Italia, qualora fossero impossibilitati a intervenire a detta manifestazione romana, a radunarsi nei pressi dei rispettivi municipi per esprimere vicinanza e partecipazione a distanza nonché esprimere ai sindaci il solidale pensiero dei marinai.
Non poteva, infatti, rimanere inascoltato - si legge in una nota del Presidente Nazionale Anmi, Paolo Pagnottella - l’appello rivolto all’Associazione di tutti i Marinai d’Italia per essere accanto a coloro che soffrono di una situazione che si trascina da mesi e mesi senza una parvenza di possibile soluzione onorevole e dignitosa per i due Sottufficiali, per la Marina e per l’Italia.
Scopo della manifestazione, pacifica, senza connotazioni politiche o partitiche, senza arrecare disturbo ai cittadini, aperta alla partecipazione di tutti, è esclusivamente quello di sensibilizzare la pubblica opinione, ignara degli sviluppi e non informata a dovere sul problema apertosi con l’indebito e illegittimo l’arresto di due soldati italiani da parte delle autorità indiane. Troppo saltuari, infatti, giudichiamo essere i resoconti giornalistici rispetto all’inaudita gravità della vicenda, ritenendo viceversa che gli Italiani avrebbero diritto a un’informazione costante, ripetuta ed esatta circa lo status delle trattative e i possibili sviluppi.
Infatti, una pubblica opinione mantenuta attenta e vigile, dovrebbe essere considerata la prima fonte di sostegno all’azione di un governo. Altrettanto forte deve essere il messaggio che la manifestazione intende rivolgere proprio alle autorità di governo, alle quali è legittimamente affidato il compito della trattativa. Sappiano i nostri governanti che dietro alla loro attività possono sempre contare sull’incondizionato appoggio dei milioni di commilitoni dei due Sottufficiali, sulle loro indomabili famiglie.
Sappiano che mai e poi mai lasceranno soli e nel dimenticatoio questi marinai d’Italia che patiscono un’ingiustizia come conseguenza dell’avere fatto, come tutti noi nella nostra vita, esclusivamente il proprio dovere in obbedienza alle leggi e alle regole impartite dal legittimo governo italiano. Le nostre autorità di governo, perciò, prendano atto di questo spassionato, generoso, corale appoggio alle loro iniziative.
Traggano coraggio e legittimazione nel proseguire, mettendo finalmente in campo ogni risorsa disponibile – ivi incluse quelle finora risparmiate, quali i ricorsi alle corti di giustizia internazionali – al fine che l’incresciosa vicenda si concluda nell’unico modo giusto e possibile, il ritorno in Italia – sottolineiamo – con onore e dignità, senza alcun giudizio da parte di una giurisdizione, quale quella indiana, non titolata a giudicare soldati italiani in missione per conto del governo italiano.
Questo è il significato dell’adesione dei Marinai d’Italia alla manifestazione: solidarietà alle famiglie dei due Sottufficiali provate dall’incertezza della sorte dei loro congiunti, pieno e vigoroso sostegno ai nostri governanti, messaggio a Latorre e Girone a non demordere, a mantenere quella fierezza e quel decoro che riempiono di orgoglio tutti noi Marinai e tutti i veri Italiani degni di quest’antico e glorioso nome.
Massimiliano, Salvatore, noi non vi lasceremo mai soli e guardate quanti sono con noi!"