Accedevano alle banche dati di Inps ed Inpdap, arresti e denunce

Calabria Cronaca

La procura della repubblica di Roma e il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche - C.n.a.i.p.i.c. – della polizia postale e delle comunicazioni hanno portato a termine un’articolata operazione, frutto di laboriose indagini che hanno permesso di identificare i membri di un sodalizio criminale resosi responsabile di accesso abusivo e detenzione abusiva di codici di accesso ai sistemi informatici o telematici dell’Inps e dell’Inpdap, nonché di violazione del codice della privacy ed in particolare dell’art. 167 co. 1° d. L.vo 30 giugno 2003 n. 196 (trattamento illecito di dati).

Gli indagati avevano messo su professionalmente un’attività commerciale che offriva in rete l’accesso a pagamento, tramite un apposito portale web, alle banche dati di inps ed inpdap. Nell'ambito dell'operazione “Gate Over”, due persone sono state sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari e contestuale inibizione di accesso alla rete internet, altre 3 sono state denunciate a piede libero per i suddetti reati.

I provvedimenti, emessi dal GIP del Tribunale di Roma, sono stati eseguiti nei confronti di due cittadini italiani: P.M. di 40 anni e S.T. di 47 anni, entrambi professionisti, originari della provincia di Catanzaro.

Sono invece stati denunciati a piede libero P.I. di 34 anni, originario della provincia di Catanzaro, D.T.A. di 36 anni, originario della provincia di Napoli e residente nella provincia di Latina, e M.G. di 56 anni, originario della provincia di Vibo Valentia.

A loro carico, nel corso dell’indagine, sono stati acquisiti concreti elementi probatori che hanno permesso di ricostruire lo scenario nel cui ambito gli indagati hanno pianificato e condotto le loro attività criminali.

Sono state inoltre eseguite 8 perquisizioni tra le quali si evidenziano quelle effettuate in diverse sedi di società in cui risultano attestate le linee adsl da cui sono state originate gran parte delle connessioni verso i database dell’Inps e dell’Inpdap.

Le attività sono state condotte in diverse città italiane con l’ausilio dei compartimenti polizia postale e delle comunicazioni di Roma, Reggio Calabria e Firenze, attraverso le rispettive articolazioni delle sezioni di latina, Catanzaro, Vibo Valentia e Arezzo.

Sequestrati numerosi computer e altri dispositivi utilizzati per commettere i reati, nonché il portale web www.mistralreport.com attraverso il quale venivano effettuati a pagamento gli accessi abusivi ai dati dei contribuenti, ed il conto corrente verso il quale confluivano i pagamenti dei numerosissimi clienti che avevano acquistato tale “particolare servizio”.

Determinante, in tale contesto, è stato il ruolo del personale del Cnaipic del servizio polizia postale e delle comunicazioni impegnato per mesi in complesse indagini di polizia giudiziaria attraverso le quali si è potuto ricostruire la complessa realtà delittuosa ed addivenire all’identificazione dei soggetti coinvolti.