Neonata morta a Catanzaro, inchiesta verso la conclusione
È terminato oggi l'incidente probatorio per l'acquisizione delle conclusioni cui sono giunti i periti nominati dal tribunale nell'ambito del procedimento seguito alla tragica morte di una neonata, deceduta l'11 dicembre del 2011 all'ospedale "Pugliese" di Catanzaro. Il giudice, Gabriella Reijllo, ha concluso oggi la relativa udienza inviando infine gli atti all'Ufficio di procura, dove a questo punto si è ad un passo dalla conclusione dell'inchiesta avviata dal sostituto procuratore, Carlo Villani, che ha coinvolto quindici sanitari, la cui posizione è differenziata in base alle competenze ed al ruolo avuto nell'assistenza alla signora che perse la piccola. Tutto ebbe inizio il 5 dicembre 2011 con il ricovero della donna, poi sottoposta a un parto pilotato, e si concluse sei giorni dopo, quando la signora diede alla luce la bambina oramai deceduta.
Secondo quanto denunciato dalla coppia, la puerpera, sino a poche ore prima del parto, non avrebbe lamentato alcun problema, e proprio questo ha indotto i due, l'ingegnere D.R. e l'avvocato A.M. di Cropani (costituitisi parte offesa con gli avvocati Domenico Pasceri, Ernesto D'Ippolito e Giuseppe Mazza) a presentare una denuncia chiedendo che si verificasse se quanto avvenuto possa essere stato la conseguenza di negligenze. Da qui l'apertura di un'inchiesta, il sequestro della documentazione sanitaria e l'iscrizione nel registro degli indagati di tutti i sanitari che avevano avuto contatti con la donna (nel collegio difensivo figurano gli avvocati Wanda Bitonte, Maurizio Belmonte, Enzo Ioppoli, Carlo Petitto, Dorotea Rubino, Vittorio Coscarella, Gianfranco Marcello, Francesco Parentela, Antonio Miceli, Elisabetta Facciolo, Giovanni Canino e Francesca Riolo). (AGI)