Mileto. Lavori del santuario in mano alla cosca? Il vescovo: “una macchinazione”
"Si tratta di una macchinazione per colpire le opere di Natuzza attraverso padre Michele Cordiano le cui dichiarazioni sono state mal riportate in quanto lo stesso ha smentito di conoscere Pantaleone Mancuso". E' quanto dice all'Agi monsignor Luigi Renzo, vescovo della Diocesi di Mileto, in provincia di Vibo Valentia, in ordine alle dichiarazioni di padre Cordiano, direttore della Fondazione voluta da Natuzza Evolo, la mistica deceduta nel 2009.
Padre Cordiano, sentito a verbale il 27 aprile 2003 dalla Guardia di Finanza in un'indagine seguita dalla Dda di Trieste e poi passata alla Dda di Catanzaro con l'inchiesta "Black Money-Purgatorio", scattata nel marzo scorso aveva dichiarato e sottoscritto di aver "assecondato il suggerimento di Pantaleone Mancuso" rivolgendosi ad una ditta indicata dal boss di Limbadi per la fornitura del calcestruzzo necessario per l'esecuzione dei lavori. L'apertura di un'inchiesta sulle opere volute dalla mistica di Paravati Natuzza Evolo e sulle ingerenze del clan Mancuso era emersa l'8 marzo scorso con l'avvio di un ulteriore filone investigativo finalizzato a far luce sulla gestione dei fondi, provenienti dai fedeli di tutto il mondo, gestiti dalla Fondazione "Cuore immacolato di Maria, rifugio delle anime". (Agi)