Santa Severina ricorda Don Misiti con un busto bronzeo
In occasione del terzo anniversario della dipartita di Mons. Giuseppe Misiti, giorno 2 dicembre nel Museo Diocesano di Arte Sacra di Santa Severina si è tenuta la presentazione ed inaugurazione del busto bronzeo commissionato dalla famiglia e realizzato dall’artista Turi Azzolina di Giardini Naxos, in onore del compianto prete santaseverinese.
Numerosa è stata la partecipazione dei famigliari, degli amici, delle persone che hanno conosciuto don Misiti, in una manifestazione che ha trasmesso tanta emozione e commozione, ma che ha avuto anche un sapore di festa. L’evento è stato moderato con cura e dedizione dalla professoressa Antonella Parisi che ha saputo coordinare al meglio gli interventi e le testimonianze. Erano presenti il Vicario Episcopale e parroco di Santa Severina don Serafino Parisi e il sindaco, l’avvocato Diodato Scalfaro che hanno voluto ricordare la figura di don Misiti anche con racconti e vicende personali legati alla loro giovinezza.
Come rappresentante della Cooperativa Aristippo e come nipote il professore Giuseppe Barone ha delineato il ruolo importante che ha avuto don Misiti sulla sua formazione personale e l’avergli trasmesso la passione verso i beni culturali presenti nel nostro paese. Il Prof. Barone, ha poi delineato le tappe fondamentali che hanno visto sempre Don Misiti, protagonista e creatore del Museo Diocesano nonché Bibliotecario e Archivista attento e scrupoloso. E’ stato anche sottolineato che, nonostante la grave malattia, era sempre presente in quelle stanze del Museo e dell’Archivio fino alla fine.
Sfidando le avverse condizioni climatiche è volato da Firenze il chiarissimo professore universitario Ilario Principe, artista e fotografo legato da profonda amicizia a don Misiti, di cui ha sempre apprezzato la sua volontà a voler non solo recuperare e tutelare i beni culturali, ma soprattutto renderli fruibili ad un pubblico erudito e attento.
Il momento clou della serata è stato quando don Serafino Parisi ha scoperto il busto bronzeo raffigurante don Misiti, si leggeva sul volto degli astanti profonda commozione e in tanti avevano gli occhi velati di lacrime, tutto questo accompagnato dalle tenui note musicali eseguite dal Maestro Maurizio Barone insieme a due sue allieve.
Subito dopo hanno reso, con i loro racconti, brevi testimonianze i signori: il professore Francesco Le Pera, la signora Serafina Elia, le insegnanti Anastasia Barone, Antonella Crudo e Teresa Gallo e la dottoressa Lucia Bellassai. Dalle loro affermazioni è emerso un denominatore comune che vede don Misiti come un personaggio dai modi burberi e scontrosi, ma dal cuore grande e sensibile. Un sacerdote vicino alla gente, sempre pronto a dare un consiglio, un sorriso e all’occorrenza anche uno scappellotto.
Altre importanti testimonianze sono pervenute, e lette al pubblico dalla moderatice, da parte del Dott. Bruno Cortese, del Dott. Francesco De Luca, dalla Dott.ssa Claudia Celso e dal Prof. Elio Cortese. Anche in queste si è evidenziato la personalità di Don Misiti e la sua intraprendenza come promotore culturale. Acclamata e condivisa da tutti è stata alla fine la richiesta del Prof. Ilario Principe: intitolare il Museo Diocesano a quella persona che con impegno “reale” è stato il suo “creatore” .
Lo stesso Prof. ha espresso la sua volontà di fare donazione al Museo della sua importante raccolta costituita da circa 30.00 immagini. Raccolta che si andrebbe ad unire alla donazione dei testi e dello studio fatto dalla famiglia di Don Misiti al Museo.