Cutro commemora le vittime del naufragio. Occhiuto: “Calabria da sempre una regione solidale”

Crotone Attualità

Diverse centinaia di persone hanno preso parte, questa mattina, alla commemorazione per le vittime del naufragio avvenuta a Cutro, dopo la veglia sulla spiaggia organizzata dalla Rete 26 Febbraio (LEGGI). Un evento istituzionale al quale ha partecipato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il presidente della Provincia di Crotone, Roberto Ferrari, il prefetto di Crotone, Franca Ferraro, ed ovviamente il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso.

Una manifestazione che si è svolta in contemporanea ad un altro evento, ossia la conferenza stampa di alcuni familiari delle vittime che, da Crotone, hanno annunciato ufficialmente di voler "denunciare" il Governo (LEGGI) non solo per il mancato soccorso di quella notte, ma anche per il fatto di non aver mantenuto la promessa sui ricongiungimenti. Motivi che hanno spinto la Rete 26 Febbraio a non partecipare alla manifestazione di Cutro.

"ORGOGLIOSO DELLA NOSTRA SOLIDARIETA'"

È stato un discorso veloce quello di Roberto Occhiuto, che attorno alle 12:30 ha voluto rivolgere un rapido ringraziamento ai soccorritori, a chi quella notte è intervenuto ed a chi si è speso per prestare il necessario supporto ai sopravvissuti. "La Calabria è una regione solidale con quelli che scappano da fame e guerra, lo è sempre stata" ha subito sottolineato.

"Ha accolto tanti migranti non solo in questa provincia. Io sono molto orgoglioso di governare una regione che ha sindaci e comunità che hanno dimostrato grande solidarietà verso chi ha bisogno" ha poi ribadito. "È utile che tutti si accorgano e siano d'accordo sul fatto che le vite vanno innanzitutto salvate e il Mediterraneo non può essere un cimitero".

Lo stesso si è poi detto disponibile ad incontrare i familiari delle vittime "per capire se effettivamente c'è un problema o c'è soltanto un equivoco" in merito ai ricongiungimenti, dicendosi "assolutamente disponibile a qualsiasi incontro che serva a chiarire la situazione". Alle sue parole è seguito poi un momento di preghiera prima di scoprire l'opera d'arte realizzata con i resti del barcone naufragato.