Telecom Italia: protesta in Calabria, a rischio numerosi posti di lavoro

Calabria Cronaca
Protesta a Catanzaro

L'Ugl Telecomunicazioni Calabria con sit-in e volantinaggi nelle città di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, ha inteso protestare oggi contro il silenzio che è calato sul futuro dei lavoratori Telecom Italia", è quanto dichiara Domenico Provenzano Segretario Regionale Ugl Telecomunicazioni.

"Le manifestazioni di oggi", continua, "coincidono idealmente con i motivi della protesta del Movimento dei Forconi, i vertici della prima compagnia telefonica italiana non ci rassicurano sul mantenimento del perimetro occupazionale che in queste settimane abbiamo appreso. Il processo di societarizzazione/cessione di ramo, che prevede la spezzettare di Telecom in più società, sta proseguendo speditamente ed in modo silenzioso, per essere pronto e messo in atto al momento opportuno".

"Purtroppo le cessioni di ramo effettuate negli anni da Telecom Italia ci hanno ormai insegnano che questo tipo di operazioni hanno portato progressivamente alla perdita di centinaia e centinaia di posti di lavoro e la vertenza Manutencoop di queste ore al Ministero del Lavoro, con la quale si cerca di trovare un'alternativa ai 133 licenziamenti di ex lavoratori Telecom, ne è la riprova".

"Le affermazioni di questi giorni dell'antitrust brasiliano per cui o Telecom Italia vende Tim Brasil o Telefonica deve uscire da Telecom Italia, non fanno altro che aumentare le nostre preoccupazioni sul futuro dell'azienda e sulla sorte delle decine di migliaia di lavoratori diretti o indiretti dell'indotto. Il futuro per i lavoratori del comparto Telecom Italia nella nostra regione non è il più roseo, dopo anni di continuo depauperamento delle attività di rilievo, si va verso cessioni in aziende a rischio future perdite di lavoro".