Telecomunicazioni: presidi sotto le sedi calabresi di Confindustria. Sindacati: “Migliaia di posti a rischio”
Le segreterie nazionali di Slc Cgil Fistel Cisl e Uilcom Uil nazionali hanno proclamato lo sciopero per l’intera giornata di oggi nel settore delle telecomunicazioni. Al centro della protesta il rinnovo del contratto di lavoro e la distanza tra le proposte presentate in piattaforma dalle organizzazioni sindacali e le richieste di Asstel, l’associazione di categoria che, nel sistema di Confindustria, rappresenta le imprese del comparto.
Diversi i temi dello scontro: orari di lavoro, part‐time, scatti di anzianità, limitazioni a chi usufruisce della legge 104 per assistenza ai familiari disabili o in difficoltà, controllo a distanza e molto altro.
Oltre al rinnovo del contratto ci sono altri gravi problemi che coinvolgono il settore, dalle grandi vertenze che si stanno susseguendo mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro sia nel comparto di Customer care (servizi di assistenza) che in quello della rete, così come la dispersione di professionalità fondamentali per l’innovazione e lo sviluppo del Paese. In aggiunta, una grande azienda come Tim ha deciso in modo unilaterale, senza che fosse mai accaduto in precedenza, di disdettare gli accordi aziendali.
Situazione molto difficile per i lavoratori e che potrebbe ripercuotersi a breve anche sull’utenza. Per questi motivi, per riaprire una trattativa seria e produttiva, che tenga insieme il rinnovo del contratto delle telecomunicazioni e la salvaguardia dei livelli occupazionali, i sindacati di categoria hanno proclamato lo sciopero per l’intero turno di lavoro (8 ore).
In Calabria saranno 3 le manifestazioni di protesta. In contemporanea ci saranno presidi sotto le sedi provinciali di Confindustria di Cosenza e Reggio Calabria, e sotto la sede regionale a Catanzaro, a partire dalle ore 10.00.