FI, Pacenza deposita proposta di legge sul pascolo abusivo
Il consigliere regionale di Forza Italia Salvatore Pacenza ha depositato una proposta di legge per contrastare il fenomeno del pascolo abusivo in Calabria. “Regolamentazione del pascolo sui terreni demaniali gestiti dagli enti pubblici”, così reca il ddl presentato dall’onorevole Pacenza che si compone di 9 articoli: si va dai divieti alla disciplina per l’utilizzo degli appezzamenti concessi all’attività pastorizia.
Sebbene fondamentale per garantire il benessere e il fabbisogno alimentare di una popolazione, allevare gli animali al pascolo non può essere svolto in maniere selvaggia, senza cioè stabilire limiti precisi sia di carattere ambientale, che culturale. Tutto ciò è doveroso soprattutto nell’area mediterranea dove i pascoli sono produttivi unicamente per un limitato periodo dell’anno.
Ecco allora che gli articoli 1 e 2 prevedono i principi e le definizioni rilevanti nella materia oggetto di legge. L’articolo 3, invece, regolamenta i termini entro i quali gli enti gestori dei terreni devono comunicare alla Regione i terreni non adibiti ad uso pascolo. L’articolo 4 disciplina il permesso al pascolo mentre l’articolo 5 prevede i divieti. L’articolo 6 norma la marcatura degli animali. L’articolo 7 stabilisce la durata del permesso ed il pagamento del canone. L’articolo 8 disciplina le recinzioni, mentre l’articolo 9 contiene infine le disposizioni finali.
In particolare, si stabilisce che per essere adibiti a pascolo si intendono i terreni pubblici demaniali, regionali e comunali rivestiti da manto erboso (anche parzialmente arborato o cespugliato), destinato permanentemente alla produzione foraggiera per animali, ivi compresi i boschi della Regione Calabria. Entro il 31 dicembre di ogni anno, gli Enti pubblici gestori dei terreni comunicano alla Regione gli appezzamenti che non intendono concedere a pascolo, specificando i motivi del diniego attraverso apposita relazione tecnica. Per l’accesso al pascolo collettivo sui terreni demaniali e quelli gestiti da enti pubblici bisogna ottenere un apposito permesso che è rilasciato dal dirigente (o suo delegato) nominato dalla commissione pascoli istituita presso l’Ara che ha sede a Sant’Eufemia di Lamezia Terme.
La proposta di legge presentata da Pacenza non implica nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. “L’attività pastorizia – Il consigliere regionale di Forza Italia Salvatore Pacenza ha depositato una proposta di legge per contrastare il fenomeno del pascolo abusivo in Calabria. “Regolamentazione del pascolo sui terreni demaniali gestiti dagli enti pubblici”, così reca il ddl presentato dall’onorevole Pacenza che si compone di 9 articoli: si va dai divieti alla disciplina per l’utilizzo degli appezzamenti concessi all’attività pastorizia.
Sebbene fondamentale per garantire il benessere e il fabbisogno alimentare di una popolazione, allevare gli animali al pascolo non può essere svolto in maniere selvaggia, senza cioè stabilire limiti precisi sia di carattere ambientale, che culturale. Tutto ciò è doveroso soprattutto nell’area mediterranea dove i pascoli sono produttivi unicamente per un limitato periodo dell’anno.
Ecco allora che gli articoli 1 e 2 prevedono i principi e le definizioni rilevanti nella materia oggetto di legge. L’articolo 3, invece, regolamenta i termini entro i quali gli enti gestori dei terreni devono comunicare alla Regione i terreni non adibiti ad uso pascolo. L’articolo 4 disciplina il permesso al pascolo mentre l’articolo 5 prevede i divieti. L’articolo 6 norma la marcatura degli animali. L’articolo 7 stabilisce la durata del permesso ed il pagamento del canone. L’articolo 8 disciplina le recinzioni, mentre l’articolo 9 contiene infine le disposizioni finali.
In particolare, si stabilisce che per essere adibiti a pascolo si intendono i terreni pubblici demaniali, regionali e comunali rivestiti da manto erboso (anche parzialmente arborato o cespugliato), destinato permanentemente alla produzione foraggiera per animali, ivi compresi i boschi della Regione Calabria. Entro il 31 dicembre di ogni anno, gli Enti pubblici gestori dei terreni comunicano alla Regione gli appezzamenti che non intendono concedere a pascolo, specificando i motivi del diniego attraverso apposita relazione tecnica. Per l’accesso al pascolo collettivo sui terreni demaniali e quelli gestiti da enti pubblici bisogna ottenere un apposito permesso che è rilasciato dal dirigente (o suo delegato) nominato dalla commissione pascoli istituita presso l’Ara che ha sede a Sant’Eufemia di Lamezia Terme.
La proposta di legge presentata da Pacenza non implica nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. “L’attività pastorizia – commenta l’onorevole Pacenza – è riconosciuta secondo la normativa vigente in materia come attività imprenditoriale di base per lo sviluppo economico del territorio calabrese. Nessuno vuole ostacolarla, per tanto, ma è necessario regolamentare tale settore per garantire, sia l’ambiente circostante, che le opportune norme del vivere civile di cui molti cittadini chiedono il fondamentale rispetto”. – è riconosciuta secondo la normativa vigente in materia come attività imprenditoriale di base per lo sviluppo economico del territorio calabrese. Nessuno vuole ostacolarla, per tanto, ma è necessario regolamentare tale settore per garantire, sia l’ambiente circostante, che le opportune norme del vivere civile di cui molti cittadini chiedono il fondamentale rispetto”.