Il liceali di Cariati e Longobucco discutono a teatro con l’opera di Dacia Maraini
Una rappresentazione teatrale, dedicata alla problematica del femminicidio, è stata fortemente voluta dagli alunni e dal corpo docenti del Liceo Scientifico di Cariati e della sede coordinata di Longobucco.
Fautori dell’evento sono stati i docenti Annagiulia Lo Giudice, Domenico Liguori e il Dirigente Scolastico Giuseppe Spataro, che ha inserito l’attività all’interno della programmazione d’istituto, al fine di sensibilizzare gli studenti a questa scottante problematica. L’evento si è tenuto presso il teatro comunale di Cariati che ha ospitato la compagnia calabrese Maschera e Volto, con la messa in scena dell’opera “Passi affrettati” di Dacia Maraini. La scrittura drammaturgica della Maraini delle otto storie di Passi Affrettati nasce da testimonianze di Amnesty International. Gli alunni hanno assistito ad una rappresentazione amara e inusuale, dove cinque attori, due uomini e tre donne, hanno raccontato otto storie di donne che hanno subito violenza psicologica, fisica tra le mura domestiche o nella società. Donne vittime di altri e di loro stesse, corpi non sempre capaci di vivere la propria femminilità, donne morte in vita senza diritto di parola, storie scomode e dure da accettare, crude, amare ma incredibilmente reali. Prima della rappresentazione scenica è intervenuta telefonicamente Dacia Maraini, per ringraziare e salutare i liceali presenti in teatro. E’ seguito un nutrito dibattito con gli alunni, moderato da Carlo Fanelli, Presidente dell’Associazione Maschere e Volti, con l’intervento, tra gli altri, di Matteo De Filippis Tenente dei Carabinieri del Comando di Rossano, Luigia Rosito assistente sociale del centro antiviolenza “Fabiana” di Corigliano e la regista Imma Guarasci.
Ignazio Russo