Cultura: Pacenza propone osservatorio che coordini tutte le attività regionali
Un Osservatorio culturale che coordini tutte le attività socio-culturali del territorio regionale in via continuativa e permanente. È quanto proposto dal consigliere regionale di Forza Italia Salvatore Pacenza attraverso un disegno di legge recentemente depositato.
“Norme per l’istituzione dell’Osservatorio culturale permanente”, così reca la proposta di legge presentata dal presidente della commissione Attività culturali. Essa si compone di sei articoli in tutto. L’Osservatorio comprenderebbe al suo interno i rappresentanti di enti, istituzioni, fondazioni, società (a prevalente partecipazione di soggetti locali) e associazioni a larga base rappresentativa, presenti sul territorio di ogni provincia della regione Calabria.
Nello specifico entrerebbero a far parte dell’Osservatorio regionale: l’assessore regionale alla cultura (o suo delegato), con funzioni di presidente; gli assessori alla cultura di ciascuna provincia; un rappresentante per ogni provincia designato da un’associazione o fondazione culturale iscritte nell’apposito registro regionale; tre esperti designati dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale in possesso di comprovata esperienza in Economia della cultura, marketing e comunicazione culturale, statistica.
Obiettivo del ddl è quello di migliorare l’offerta culturale, potenziando e valorizzando, non solo il patrimonio librario delle biblioteche comunali, ma anche l’attività bibliotecaria e ogni altro servizio utile per implementare le condizioni di fruibilità della cultura.
Ecco perché l’osservatorio culturale permanente sarà presente nelle cinque province della Calabria e avrà il compito di coordinare tutte le attività socio-culturali dei vari territori.
Per il suo funzionamento l’organismo si avvarrà del personale e degli uffici del dipartimento regionale competente in materia di cultura; inoltre la partecipazione dei componenti all’organismo sarà gratuita.
“Due esigenze di fondo – commenta l’onorevole Pacenza – hanno ispirato questa proposta di legge: da una parte, la necessità di sottolineare l’importanza della cultura e gli effetti benefici che essa produce in favore delle nuove generazioni; dall’altra, la valorizzazione del territorio regionale dal punto di vista culturale, sociale ed economico.
Perchè incrementando quelle attività culturali che già sono egregiamente svolte da parte delle strutture esistenti sul territorio e mettendone in campo delle altre si può trarre nuova linfa vitale per incrementare lo sviluppo del territorio. Dal punto di vista economico, infatti, attraverso una seria programmazione innovativa è possibile attrarre sul territorio nuovi soggetti impegnati nell’ambito della scienza, della cultura, dell’arte, dell’istruzione”.