Bancartis: “Vibrazioni” un’opera di Luigi Magli
Si è svolta nella Sala De Cardona a Cosenza la settima edizione di Bancartis, l’evento di fine anno che la BCC Mediocrati dedica all’arte contemporanea calabrese e ai suoi interpreti.
Il presidente Paldino, nell’aprire la serata, ha dedicato la serata alla memoria del maestro liutaio Vincenzo De Bonis. “È stato un socio eccellente – ha detto – ed è merito suo, e di un suo dono nel 2008, se BCC Mediocrati ha dato vita a questa esperienza nel settore artistico”.
Nel 2013 è stata acquisita un’opera di Luigi Magli, artista rendese che ha inteso partecipare al progetto con un quadro di grandi dimensioni (2metrix2) intitolato “Vibrazioni”.
La collezione della Banca, che sta prendendo corpo in questi anni, è stata descritta da Silvio Vigliaturo, mentre Tonino Sicoli ha introdotto Luigi Magli e la sua opera.
“Ho sempre cercato compagni di strada – ha detto l’artista – per questo sono contento di far parte di questa collezione. Non sono in Calabria perché confinato, ma per libera scelta. D’altra parte – ha concluso Luigi Magli - sono sempre rimasto qui, anche quando non c’ero”. Titolare della cattedra di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Magli è figlio d’arte. Donato, il padre, era pittore decoratore; suo fratello Franco ha intrapreso la stessa strada d’artista col nome di Francomà.
All’inizio degli anni 80, sulla scia del Nuovo Espressionismo Tedesco e della Transavanguardia, ha indirizzato la sua ricerca verso una pittura selvaggia e affabulatoria. Wilfried Skreiner, nel 1981, in occasione di una sua personale alla Neu Galerie Landsmuseum Joanneum di Graz, scrive di lui: «Magli, che nei suoi quadri usa il nero, l’oro, un rosso carmesino brillante ed un verde velenoso, crea quadri di un forte contenuto espressivo. L’intensità del colore fa pensare all’onda della discoteca con tratti molto personali della pittura. Magli fa il tentativo, non poco eroico, di parlare attraverso i suoi quadri, nei quali oggetti come alberi, la luna, le dune, danno forma ad un linguaggio drammatico, che capiscono tutti». Negli anni Novanta la ricerca si fa più concettuale e il colore si riduce ad un uso monocromatico o, addirittura, si azzera nel nero e nel bianco.
Il dipinto Vibrazioni (1988) rappresenta il nuovo corso. Realizzato in materiale polimaterico, registra l’inserimento di oggetti extrapittorici come pomici e legnetti che rendono la pittura aggettante. La lana di vetro, inoltre, conferisce ai pigmenti un aspetto filamentoso presentando una superficie vaporosa.
Dopo la firma dell’atto pubblico di donazione dinanzi al notaio Gisonna, Bancartis si è arricchita delle note musicali vibrate dall’arpa della brava Rosaria Belmonte del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza.
L’opera è visitabile nella Sala De Cardona, in orari d’ufficio.